Sacrificio d’amore la prima puntata
Siamo a Carrara nel 1913 dove si svolge la vicenda raccontata. Brando (Francesco Arca) lavora come operaio nelle cave di marmo che appartengono all’Ingegner Corrado Corradi (Giorgio Lupano).
Brando crede nell’eguaglianza e nel diritto degli operai, perciò si batte per migliorare le condizioni di vita dei cavatori. Ma un giorno avviene un grave incidente sul lavoro a un suo compagno che lo conduce ad un ospedale locale, il fatiscente ‘Santa Corona’.
In questo luogo di sofferenza e di dolore incontra Silvia (Francesca Valtorta), infermiera volontaria, la cui umanità e dedizione verso gli altri malati, colpisce Brando. Da quel giorno il giovane operaio non riesce più a dimenticarla.
Maddalena (Desire’e Noferini), sorella di Brando, e’ una giovane domestica che lavora nella villa dei Corradi. Tra lei e la severa governante della villa, la Signorina Augusta Maffei (Sara D’Amario), la convivenza e i rapporti quotidiani non sono semplici. La situazione per Maddalena diventa più complicata quando la Maffei scopre, per un puro caso,che il suo nipote prediletto, Tommaso (Rocco Giusti), precettore nella villa, mostra un grande interesse per l’umile cameriera. E presto si rende conto che il giovane si sta innamorando della ragazza. Tutto questo la urta e la impensierisce.
Sacrificio d’amore, dove è girato
Protagoniste della serie sono, dunque, le cave di marmo, vero e proprio palcoscenico degli esterni. E’ stata la famiglia Corsi infatti, che lavora il marmo da più di 200 anni, a mettere a disposizione le proprie cave e lo storico laboratorio per la lavorazione.
Siamo così in presenza della prima fiction dedicata ad un patrimonio italiano di cui si parla poco: le Cave di Carrara.
Il marmo di Carrara è un tipo di marmo, estratto dalle cave delle Alpi Apuane in territorio di Carrara, universalmente noto come uno dei marmi più pregiati.
Inoltre c’è da sottolineare che per girare “Sacrificio d’amore” sono stati riaperti gli Studi di Telecittà, il polo produttivo di San Giusto Canavese alle porte di Torino.
Qui sono state realizzate tutte le ambientazioni interne. Alla preparazione della prima stagione hanno lavorato più di 150 le persone tra staff tecnico e artistico