Tre giovani amici vivono a Trieste, tre giovani come tanti: le loro vite scorrono, si intrecciano. Poi uno sfortunato giorno scoppia la Prima guerra mondiale e da allora niente sarà più come prima, i ragazzi diventeranno ben presto “pedine della storia”. Questa l’appassionante trama de “Il Confine“.
Interverranno alla conferenza stampa:Il direttore RaiFiction Eleonora Andreatta, il regista Carlo Carlei, gli sceneggiatori Laura Ippoliti, Andrea Purgatori, il produttore Mario Mauri e una rappresentanza del cast composta da: Filippo Scicchitano, Caterina Shulha, Alan Cappelli, Alessandro Sperduti.
Ecco le dichiarazioni dei partecipanti alla conferenza stampa:
Eleonora Andreatta – Direttore Rai Fiction: “Il confine celebra i 100 anni dalla Prima guerra mondiale; è la storia di tre ragazzi di Trieste, una terra di confine. Un racconto di riscatto, di amore e di amicizia, che rende questa storia calda e intensa. Era difficile raccontare questo tema con modernità, ma era il nostro obbiettivo”.
Carlo Carlei – Regista: “L’aspetto fondamentale è stato rispettare la sceneggiatura; la mia missione era realizzare un film epico: il film ha come protagonista un triangolo amoroso che si intreccia alle vite di questi ragazzi. Agiscono in buona fede nei confronti di tutto quello che accade, perchè la vita impone loro queste scelte. Mi auguro che il messaggio del film, cioè la forza dei sentimenti, vinca contro la ragione di Stato“.
Laura Ippoliti – Sceneggiatore: “L’idea centrale che mi comunicava il tema è che la Prima guerra mondiale è stata una frattura generazionale; i giovani d’oggi dovrebbero sapere e trarne un insegnamento: gli amici possono diventare nemici. Deve passare il messaggio che i sentimenti rimangono a galla anche in situazione terribili, ma di fatto – alla fine dei conti – sono state spezzate tante vite e tante storie“.
Andrea Purgatori – Sceneggiatore : “Abbiamo voluto mettere a confronto il livello delle decisioni politico-militari e la vita di chi le doveva subire. I confini che non reggono e creano situazioni conflittuali, come potrebbe succedere oggi in Italia. Quando si racconta una storia tragica è un tentativo di mettere un sassolino in più per far sì che non succeda in futuro“.
Mario Mauri – Produttore: “Abbiamo girato a Gorizia (Trieste), avvalendoci dell’aiuto di consulenti storici ed appassionati per ricostruire le scene. La precisione e l’accuratezza fanno di questa serie un prodotto di qualità”.
Caterin Shulha – Emma Cattonar : “Ringrazio Carlo che ha un fatto un lavoro eccezionale con tutto il cast, mi ha fatto interpretare un personaggio giovane, fresco, ma con uno spessore immenso. Abbiamo avuto una grandissima responsabilità sulle nostre spalle, spero di aver reso onore al tema“.
Filippo Scicchitano – Bruno Furlan: “Noi abbiamo girato tre anni fa, non sapevamo ciò che avrebbe dovuto ricordare la serie: pensavamo che dovesse commemorare l’inizio della guerra, poi pensavamo che dovesse ricordare Caporetto, poi finalmente quando abbiamo saputo che la data dell’uscita coincideva con la fine della guerra è stato importante per noi, perchè dà un altro messaggio al conflitto. In un momento come questo, dove c’è un’assoluta perdita di valori da parte dei giovani, consiglierei ai ragazzi di guardare la serie, per ricordare questi momenti bui, che noi come paese abbiamo vissuto”.
Alessandro Sperduti – Ruggero : “L’insegnamento che porto a casa da questo progetto è che i protagonisti sono ragazzi adolescenti che si trovano in un conflitto mondiale, ma grazie alla loro passione ed alla loro spontaneità che si trasforma in coraggio riescono a lasciare un segno. Spero che i giovani si ricordino del potere che potrebbero esercitare sulla nostra società“.