Roots – Radici è il remake della famosissima serie del 1977 che affrontava il problema della schiavitù. Oggi viene riproposta con la consapevolezza che la tematica affrontata è purtroppo ancora attuale perché, soprattutto negli Stati Uniti, il razzismo ha alzato prepotentemente la testa e si è fatta sempre più intensa e cruenta la lotta per la conquista della libertà.
La miniserie è stata presentata in anteprima al RomaFictionFest del 2016 con la presenza anche degli attori protagonisti tra i quali: Malachi Kirby nel ruolo di Kunta Kinte. I telespettatori ricordano Malachi Kirby soprattutto per la sua partecipazione alla serie Doctor Who. Nel cast ci sono ancora Forest Whittaker che interpreta il violinista Henry, Jonathan Rhys Meyer nel ruolo di Tom Lea, Anna Paquin è Nancy Holt (l’attrice è stata già vista nella serie True Blood nel ruolo della protagonista Sookie). Laurence Fishburne (Alex Haley) e James Purefoy (John Waller).
Dunque si tratta di un vero e proprio cast stellare, come stellare è stato anche il budget di 50 milioni di dollari. Questo è stato il dispendio economico per realizzare le 4 puntate di Roots – Radici che è prodotta tra gli altri dal protagonista della fiction originale del 1977 LeVar Burton e da Questlove batterista del gruppo hip-hop The Roots, ovvero la band del The tonight show condotto da Jimmy Fallon.
L’importanza di questo remake è di aver fornito una nuova chiave di lettura alla lotta contro la schiavitù. Questo intento era già presente nella serie del 1977 mandata in onda dalla rete americana a ABC. In Italia quella serie arrivo su Rai 2 nel 1978 con un ascolto medio a puntata di 11 milioni di telespettatori.
Roots – Radici | trama prima puntata
Tratta dall’omonimo romanzo di Alex Haley, Roots – Radici racconta la storia di Kunta Kinta, un giovane guerriero originario del Gambia catturato e venduto come schiavo negli Stati Uniti d’America. Siamo nel 1767. La fiction quindi è in costume e inizia con il giovane Kunta Kinte che cresce spensierato nella sua città natale. È il figlio di un guerriero che si è fatto onore sui campi di battaglia. Il padre infatti era Mandinka. Kunta Kinte trascorre le sue giornate sempre lontano da casa, girovagando nelle praterie di cui è ricco il suo paese. Ha un unico desiderio: evadere per trovare un futuro migliore altrove.
Ma il destino ha deciso purtroppo diversamente. All’età di soli 17 anni il giovane viene aggredito e catturato da un gruppo di schiavisti. Fatto prigioniero viene portato in America e venduto ad un ricco possidente del Maryland.
Qui inizia un vero e proprio calvario per il giovane che tra l’altro ha un carattere molto forte e si oppone alle prevaricazioni. Purtroppo non c’è nulla da fare ed è costretto non solo ad arrendersi alla volontà del padrone americano, ma ad accettare anche il nuovo nome che gli viene imposto: Toby.