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“Lo show televisivo più famoso del mondo: persino chi non l’ha visto, lo conosce” esordisce la voce fuori campo. Perché a Top Gear nessuna impresa su quattro ruote è impossibile: qui “si riscrrivono le leggi della fisica” perché c’è una sola ossessione, cioè le automobili. Trovare a chi affidare il programma non è stato facile, ma alla fine sono stati trovati tre “specialisti”, tre “fanatici dei motori” e della pista: un giornalista dal carisma straordinario, un imprenditore con il gusto della sfida e un pilota che ha come sola regola la velocità.
A bordo di un maggiolone, mentre il pubblico attende, i tre raggiungono lo studio. Non rimane ora che arrampicarsi su una finestra del locale e fare il proprio ingresso tra gli applausi della gente. Colonna rock di sottofondo. E poi subito un po’ di chiarezza: qui non si giudica chi canta, e nemmeno l’impiattamento.
Dopo un breve assaggio, la puntata entra decisamente nel vivo. Il primo, spettacolare, video che vediamo riguarda Bastianich: all’interno di una Skoda Fabia, l’imprenditore è messo a dura prova dall’autista Umberto Scandola. Dulcis in fundo, con un elicottero che sorvola il tutto, salto finale. Bastianich è stato messo a dura prova, nonostante ami l’alta velocità.
Si rientra quindi in studio, dove fa bella mostra di sé l’auto utilizzata. Viene lanciato il secondo video: stavolta i tre hanno poturo scegliere una “supercar” da guidare. Guido Meda ha voluto una Ferrari 458 Speciale, Joe Bastianich una McLaren 570 S e Davide Valsecchi una Nissan GTR.
Si guida con destinazione Gardaland: le attraziono del parco saranno teatro della loro sfida. Prima della gara però, bisogna costruire il percorso: Bastianich gironzola per il parco.
Al rientro in studio, il primo ospite dello show. Ma bisogna parlare al femminile, dato che è Cristiana Capotondi. Appassionata di motori e di calcio, l’ attrice ci parla del suo lato maschile e della competitività con i ragazzi che, ogni volta la zittivano su argomenti ritenuti prettamente maschili. I suoi motori preferiti, Audi e Porsche. A Monza ha guidato sul circuito rettilineo a 217 km orari, anche se al compagno ne aveva riferiti 237 per mantenere alto il proprio nome.
Assistiamo ora al giro veloce della Capotondi, commentato da Meda che subito apprezza la partenza per proi promuovere la prestazione come “signor giro”. Il tempo da lei realizzato è l primo ad essere affisso sulla bacheca magnetica.
Spostiamoci ora a Gardaland: il percorso è pronto. Dopo la prova del driver Stig, a bordo di una Jaguar F-Type R, ora tocca in notturna a Meda, Bastianich e Valsecchi, che proveranno a battere il suo tempo.
Si rientra percoò in studio: Meda illustra lacune leggi vigenti negli Usa, poi passa all’argomento Fiat Duna, inserita tra i modelli di interessa storico dall’Aci. E se oltreoceano la reputazione della Fiat non è al massimo, è solo perché non conoscono la nostra Panda, che ha “smesso di essere mezzo di trasporto per diventare mito”.
La 4×4 dell’azienda torinese viene messa alla prova in ogni modo possibile: cammina su strada di terra, cammina se viene allagata, persino se viene lasciata cadere da un elicottero.
La prima puntata di Top Gear si conclude con questa encomiabile prova di resistenza. In studio, l’auto distrutta si accende ancora.