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Ci siamo. Dopo infinite chiacchiere su Rai1 e Sky siamo in campo a cantare gli inni delle due nazioni. Mentre si intona quello svedese, tutti i giocatori cantano, solo Ibra tace. Appare pensieroso. Alla fine si limita a battere le mani. Sa benissimo di essere lui il più temuto di tutti.
Ed eccoci al nostro inno: cantano tutti, Buffon, stonato qual è non esita a spalancare le fauci e a gridare al cielo di Francia che l’Italia s’è desta. Lo guarda dagli schermi Sky Ilaria D’Amico che ha gestito il pre-partita. Di rosso vestita la compagna del nostro portierone ha accompagnato il pubblico della pay tv al calcio d’inzio. Ed ha salutato tutti augurando “buon calcio”. La ritroveremo per il post-partita.
Ibra e Buffon si abbracciano come capitani. Scelto il campo Ibra fa il primo tentativo di assalto alla porta italiana. Chiellini lo blocca.
Che staranno facendo adesso nei vari mega-negozi della svedese Ikea sparpagliati in tutt’Italia? Possono tifare Italia?
La Gialappa’s su Rai4 fa la sua telecronaca e concentra la propria attenzione su Barzagli e Candreva. Ma la novità è l’inserimento di Parolo e Florenzi. Dalle prime azioni si nota che quando i nostri prendono l’iniziativa riescono a mettere i signori dell’Ikea in difficoltà.
Si sentono le incitazioni dei tifosi svedesi che sono in maggioranza. Solo qualche volta si ascoltano gli italiani. Parca di immagini la regia sia Sky che Rai sul pubblico sugli spalti.
Panico! In uno scontro con Barzagli Ibra cerca il rigore. Ma l’arbitro si rende conto che il fallo è suo nei confronti di Barzagli. E decreta il calcio di punizione.
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La Svezia è venuta in mezzo al campo, annuncia il commento Sky più sobrio rispetto a quello Rai. Ma inizia l’assedio al nostro Buffon: due azioni pericolose con tiri in porta: falliti. Reagisce l’Italia con un cross insidioso: azione fallita. Immaginiamo l’ansia della D’Amico negli studi Sky.
I nostri avversari dominano in altezza: le condizioni metereologiche saranno certamente differenti per Giaccherini alto solo 1,65 cm e Ibra che svetta dai suoi 1,95cm. La pericolosità è sui calci d’angolo e sui tiri alti.
Seguiamo il mach su due schermi: Rai e Sky. Ma talvolta ci sembra di assistere a due partite differenti, tale è la differenza notata. Sky offre una maggiore nitidezza di immagini e le telecamere riescono a fotografare le espressioni dei giocatori in determinate azioni.
Poi ci colpisce una frase dei telecronisti Sky: dobbiamo continuare a crederci, non bisogna arrendersi. Simona Ventura ha lasciato il segno: il suo crederci sempre, arrendersi mai! ha fatto scuola, chissà se i telecronisti se ne sono resi conto.
Neanche il tempo di scrivere che l’Italia si lascia all’assalto della porta svedese. Ragazzi ce la potete fare, non è mica un Billy quella porta! (Il Billy è una notissima e indistruttibile libreria componibile, pezzo forte dell’Ikea).
Quadretto familiare: doppia inquadratura per Antonio Conte in panchina e la moglie e la figlioletta in tribuna. Evviva la famiglia sportiva. (Vista su Sky) Finisce il primo tempo. Un fiume di spot.
Secondo tempo. Scontro tra Chiellini e Guidetti, ambedue lontani dall’azione. L’arbitro lascia correre. E Parolo fa il suo primo tiro in porta. Subito dopo pressione dell’Italia che conquista tre calci d’angolo consecutivi. Ed eccoli i telecronisti prenedre respiro: finalmente l’Italia c’è, dicono quelli di stanza su Rai 1, e lo spirito è diverso rispetto al primo tempo.
Adesso gli spalti sono inquadrati più frequentemente: un unico colore a dominare, il giallo dei tifosi svedesi. Da lontano potrebbe sembrare un campo di girasoli. Antonio Conti urla, grida, si sbraccia. Zaza è già da tempo che si sta riscandando. Ma ancora non entra. Però si è tolta la parte superiore della tuta, quindi è prossimo a scendere in campo. Sostituisce Pellè.
Sapevate che il padre di Pellè, quando gioca il figlio, si chiude in una stanza di casa e segue la partita da solo? Guai a chi lo disturba. Esce solo al fischio finale.
Miracolo! Sono apparsi i tifosi italiani che fanno sentire qualche incitamento. Attenzione!! Cartellino giallo per De Rossi. E scusate il gioco di… colori. Per sicurezza Conte lo fa uscire: entra Thiago Motta.
Ma gli azzurri sembrano già aver perso spessore: si stanno scolorendo e rischiano di diventare “azzurrini”… Lo conferma un tiro del solito Ibra che manda la palla fuori per un soffio. Per fortuna era in fuorigioco. Si dispera e se la prende con.. il palo della porta.
Chiellini è stato colpito allo stomaco: fatica a respirare. Aiuti per il nostro giocatore che oggi celebra la sua 87esima partita in Nazionale. Fortunatamente torna subito in campo.
Bel tiro di Parolo che manca il goal.
Ma la rete italiana arriva poco dopo con Eder. E sugli spalti si scatenano gli italiani. Tripudio: viene inquadrata la figlioletta di Conte che esulta in braccio alla madre.
La partita finisce qui: l’Italia è agli ottavi di finale dopo una partita non entusuasmante risolta all’ultimo minuto. Ma non tutti esultano.
Vi lasciamo con questa immagine malinconica ma commovente: un piccolo tifoso svedese che piange. Mentre Vittoria, la figlia del CT Conte esulta. E quando i bambini si appassionano allo sport e soffrono, di qualsiasi colore siano, da qualsiasi parte del mondo vengono, meritano rispetto, amore e comprensione. Spetta ai grandi far capire loro che ogni competizione ha un vincitore e un perdente.