Nella prima parte la trasmissione si articola come un consueto talk, con Roberto Castelli in collegamento e, in studio il prefetto Achille Serra e la giornalista Federica Angeli.
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La Panella conduce con garbo, cercando di approfondire la questione: Serra spiega che la questione si risolve in parte nei tagli delle risorse alle forze dell’ordine. Al clima di insicurezza generale percepito dai cittadini infatti, si porrebbe rimedio con processi più veloci e certezza della pena.
Tiziana Panella e Beatrice Lorenzin
La puntata prosegue poi con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a cui viene realizzata un’intervista faccia a faccia. Alla Lorenzin prima vengono ricordate le sue passate dichiarazioni su Berlusconi e Renzi, poi la conversazione verte sui vaccini.
Chiarito ancora una volta che non vi è alcuna relazione causale tra vaccino e autismo, la Panella chiede conto dei fondi per la sanità: aumenteranno i ticket? La risposta è no. Per introdurre l’argomento seguente, la Panella domanda se si candiderà a sindaco di Roma, e anche qui arriva il “no”.
Si torna in diretta dopo la pubblicità, per un altro momento di talk. Intervengono ora Achille Serra, che è rimasto, il docente Umberto Croppi, il deputato PD Roberto Morassut e, collegato da Milano, Peter Gomez. tema: “il pasticcio Roma e le incertezze di Marino”. Ci si interroga sul sindaco romano e, più in generale, sul rapporto del partito cui appartiene: per Gomez infatti non è Marino ad aver perso il contatto con i cittadini, quanto proprio il PD.
Peter Gomez
Con il Giubileo alle porte inoltre, i giornalisti di La7 sono andati a verificare a che punto siano i cantieri nella città: soltanto quello di Roma Termini, in via Marsala, è anticipo sui tempi.
Si passa quindi alle pensioni nella legge di stabilità. Il Sottogretario all’Economia Paola De Micheli sostiene che la riforma Fornero presenti dei punti di ingiustizia. Ivan Pedretti del Sindacato pensionati Cgil punta l’attenzione sulla questione lavoro: per come stanno le cose al momento, ogni anno ci attendono nuovi esodati. Per i giovani che lavorano a contratti precari, se la politica non se ne preoccupa, i contributi pensionistici saranno sempre più lontani.
La puntata si conclude però con una storia positiva: quella di un uomo che, ora, in età da pensione, ha risoperto il suo lato artistico e confeziona opere d’arte con le cannucce, Le richieste sono state talemnte tante, che ha aperto una partita iva per poter fatturare.
Perchè la bella Tiziana non chiede ai soloni dell’opposizione ,che trinciano giudizi negativi contro il Governo, non hanno messo in pratica il loro “sapere” durante i tanti anni che hanno retto le sorti. della Nazione con risultati non certo positivi.? Perchè non chiede al Salviniani come opererebbero concretamente per risolvere il grave problema dell’immigrazione ?
Tagadà odierna 18/01/2017
Collegato alla povertà è certamente la disoccupazione over50; il bollettino della disoccupazione trimestrale è fuorviante e passa il messaggio opposto alla situazione attuale in quanto misura l’incremento degli occupati nella fascia in questione in forte aumento per ragioni demografiche (nuovi 50enni e rallentamento pensionistico vedi Formero) assunzioni di disoccupati insignificanti.
La situazione degli over50 arriva spesso all’indigenza e non esistono incentivi per il collocamento di questa fascia di età, cosa possibile anche senza l’utilizzo di risorse pubbliche, si può dimostrare.