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Safiria Leccese anticipa i temi della puntata odierna. Si inizia dalla Madonna e dalle sue apparizioni nel corso del tempo, dall’800 in poi con particolare attenzione alle profezie. Quest’oggi in studio c’è anche Aldo Vitali, direttore di “TV Sorrisi e canzoni” e “Il mio Papa”. Assente Don Banzato, c’è il suo confratello Don Marra.
“Preghiera”, “penitenza”, “protezione”, “perdono”, “pace”, sono termini ricorrenti nelle apparizioni della Vergine nel corso della storia. Ci si chiede se possano esserci anche messaggi mariani a Papa Francesco, devotissimo a lei.
Ghiaie di Bonate, nel bergamasco, è chiamata “la Fatima italiana”. Nel 1944 la Madonna apparve ad una bambina di sette anni, Adelaide Roncalli, in campagna. La testimonianza dell’anziana cugina è utile per ricostruirne la storia, così come le immagini dell’epoca.
La Vergine la invitò a pregare anticipandole che avrebbe vissuto molte sofferenze. Tra chi credeva alla bimba e chi no, le apparizioni proseguirono fino al maggio dello stesso anno. La Roncalli è morta nel 2014, all’età di 77 anni.
Nel paese della defunta veggente, c’è anche una donna che afferma di aver ricevuto una grazia per merito della Vergine, legato alle sue apparizioni nel borgo bergamasco: un figlio a lungo desiderato.
Adelaide Roncalli avrebbe ricevuto dalla Vergine anche dei messaggi ben precisi con delle premonizioni. Come la Madonna le anticipò, visse tra molte difficoltà, allontanata dalla famiglia sin dalla tenera età. Più avanti fu pressata e costretta a scrivere una lettera in cui ritrattava tutto. Le fu anche impedito di farsi suora.
Brosio è molto documentato e spiega che la piccola fu sottoposta a delle perizie psichiatriche e anche corporali, addirittura nelle parti intime. Sembra che i tedeschi, che all’epoca occupavano la bergamasca, volessero deportarla. Alessandro Cecchi Paone è molto colpito ed afferma con sincerità di non conoscere questa storia.
Tra le profezie, una riguarderebbe Pio XII: secondo quanto detto, la Madonna confidò alla bimba di pregare per lui perché era in pericolo. In effetti, papa Pacelli era nel mirino di Hitler che voleva deportarlo. La Chiesa non ha riconosciuto tuttora le apparizioni e le profezie in questione.
La Madonna, nel 1842, si mostrò ad un uomo ebreo, Alfonso Ratisbonne, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, a Roma. Dieci anni prima a Parigi c’era stata un’altra apparizione a Parigi, a Rue De Bac. L’inviata Alessandra Borgia ne spiega le vicende.
La stessa giornalista spiega anche le apparizioni mariane a La Salette, in Francia. Ancora una volta i privilegiati sono persone molto semplici: due pastorelli. Anche in questo caso ci sarebbero dei messaggi lasciati dalla Vergine, che avrebbe invitato con forza alla preghiera e alla conversione.
Dalla Francia a Civitavecchia, la città che qualche anno fa salì alla ribalta per la statuetta della Madonna che piangeva sangue. La piccola Jessica Gregori dice di aver ricevuto dei messaggi. In questi, la Vergine avrebbe parlato di pericoli imminenti per la famiglia e per la società, sia italiana che mondiale. Allo stesso tempo, rivolto anche l’invito alla preghiera e alla carità.
Il giornalista Antonio Socci ha dedicato un libro alle varie apparizioni della Madonna nel corso della storia, sottoponendo il suo studio anche a Papa Bergoglio in una lettera aperta. Ad essa c’è stata risposta, “un gesto di paternità nei miei confronti“, dice. Allo stesso tempo Socci ha invitato il Pontefice a considerare con grande attenzione i tanti problemi che affliggono la Chiesa. Cecchi Paone è molto duro verso il collega che, a suo dire, odia il Papa.
Arriva Francesco Facchinetti. Il figlio di Roby ripercorre i suoi esordi da cantante e parla del suo rapporto, molto intenso, con il padre ed i Pooh. Anche la madre Rosaria è stata importante per lui: “Mi ha insegnato ad avere fede“, dice. Quando era piccolo è stato molto vicino agli ultimi, andando di notte alla stazione di Milano ad aiutare i barboni per volontariato: “Tutto ciò mi ha aiutato molto ad amare gli altri“, afferma. Facchinetti a 6 anni aveva due ambizioni, o il contadino o il Papa, “perchè era un lavoro che faceva felice la gente“.
Dopo l’intervista, molto interessante, al conduttore, si parla delle reliquie che partono dalla croce di Cristo. A Cordoba c’è un crocifisso con un Cristo sindonico, un’opera che riprende fedelmente le ferite di Gesù lasciate presumibilmente sulla Sindone. Servizio un po’ per stomaci forti, poiché si utilizzano immagini del film sulla Passione di Cristo di Mel Gibson, particolarmente crude.
Per parlare di questo tema ci sono anche Maurizio Amicone (direttore di Tempi), lo scrittore Mauro Biglino e il professor Luigi Garlaschelli. Il docente fornisce una nuova spiegazione, frutto di un suo studio, sulla morte di Cristo, in base alla colatura del sangue.
In realtà, Garlaschelli ha fatto questa ricerca per controllare la veridicità sulla Sindone e secondo lui, in base ai risultati, ci sono diversi dubbi in merito. Non a caso, lo scienziato è convinto della falsità del lenzuolo. “Non perderei tempo su questi aspetti, perché la religione si basa sui simboli“, afferma Cecchi Paone.
Ritornando sulle reliquie, le telecamere del programma arrivano in Austria, dove è custodita la lancia che Longino utilizzò per trafiggere Cristo dopo la morte. Secondo i vangeli, il sangue fuoriuscito dal costato di Gesù, avrebbe guarito il centurione da una malattia agli occhi. Anche in questo caso vengono proposte delle immagini del film di Gibson, che potrebbero urtare, per l’eccessiva durezza, la sensibilità di qualche telespettatore.
Parla lo scrittore Mauro Biglino, che ha scritto un libro dai contenuti piuttosto clamorosi. Secondo lui, non si sa se Gesù sia realmente esistito, o meglio, non si sa se la Bibbia parli di Cristo. Di conseguenza, nutre dubbi sulla sua morte in croce. Logico che le reazioni degli altri ospiti siano stupite.
Altro servizio è quello legato al prodigio della Sacra Costa: nel 1522 a Cannobio, nel verbano, da una pergamena raffigurante la scena della Pietà cominciò a fuoriuscire del sangue ed anche un frammento osseo, che viene fatto ricollegare ad una costola di Cristo.
In studio per l’ultima parte della trasmissione Padre Fedele Bisceglia. Il religioso nel 2006 salì alla ribalta delle cronache perchè fu accusato di violenza sessuale da parte di una suora. Fu espulso dai cappuccini e sospeso dal dire messa. Ora è stato assolto in appello e si attende il giudizio della Cassazione. L’uomo è diventato molto conosciuto per essere un grande appassionato di calcio, tifoso del Cosenza.
In studio Padre Fedele si professa nuovamente innocente e ricorda le sofferenze che ha passato. “Il Signore mi ha scelto ed ho accettato questo con grande gioia“, non dicendosi mai pentito del suo carattere esuberante. Rivendica l’aver salvato tanti ragazzi da strade pericolose proprio per il suo modo di essere coinvolgente.
“Ci troviamo dinanzi ad una malata o ad una persona assoldata da qualcun altro“, dice a proposito di suor Tania, che lo denunciò per stupro. Poi la invita con forza a convertirsi, sognando di poter tornare insieme a lei al programma della Leccese, e dice di essere un fervente seguace di Bergoglio. Un fiume in piena: “Sono più ricco di Berlusconi e sapete perchè? Perchè non ho nulla!“, esclama.
A prescindere dalle verità processuali, di certo è carente quanto a modestia, affermando di essere conosciuto in tutto il mondo e di risultare simpatico alla gente, parlando in maniera eccessivamente autotrionfalistica della sua opera di fede. Padre Fedele risponde poi alle domande degli ospiti: è in particolare Silvana Giacobini ad incalzarlo maggiormente con quesiti a ripetizione. Cecchi Paone: “Dice di essere simpatico a tutti, a me non lo è per niente“. Più chiaro di così non poteva essere.
Chiusura con un servizio sui membri della Comunità di San Patrignano, da anni attivi nel recupero delle vittime della tossicodipendenza.
Termina qui La strada dei miracoli. Prossimo appuntamento martedì 1 marzo, sempre alle 21.15, su Rete 4.
Non capisco l’invito al PROF. BIGLINO visto che in questa trasmissione c’è tanta ignoranza e ipocrisia .MAURO BIGLINO E’UN FACOLTOSO TRADUTTORE DI SCRITTURE ANTICHE , ONORE A LUI .