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Safiria Leccese anticipa i temi di questa sera. Ospiti Alessandro Cecchi Paone, Paolo Brosio, Don Davide Banzato e Massimo Polidoro del Cicap.
Si comincia dal rapporto di Papa Francesco con i più piccoli, esemplificato dall‘ultimo libro del Pontefice, “L’amore prima del mondo”. Il volume contiene le lettere scritte da bimbi di tutto il mondo a Bergoglio, che ha risposto loro. Tra i piccoli, l’italiano Alessio Gulino, siciliano, intervistato in un servizio.
Il Papa argentino è molto amato dai bambini: ulteriore riprova un servizio in cui le telecamere del programma sono andate in una scuola romana. Qui, i piccoli allievi hanno rivolto una serie di domande e richieste al Santo Padre, da quelle più semplici a quelle più complesse. E anche preghiere speciali, anche un po’ bizzarre: “Chiedo al Papa che preghi affinché il Napoli vinca lo scudetto!“, dice candidamente un bambino.
Segue poi una nuova intervista ai coniugi Martini, già conosciuti qualche puntata fa, stavolta però in un servizio. I due sposi aspettavano una bambina e chiesero al Papa di darle il nome: Bergoglio suggerì quello di Maria. I Martini sono andati a San Pietro nella giornata della famiglia ed il Papa l’ha accarezzata. “Papa Francesco lo senti come una persona di famiglia“, dice mamma Catia.
Anche gli opinionisti in studio, su invito della conduttrice, rivolgono una domanda o una richiesta al Papa. Cecchi Paone gli chiede chi ci fosse prima di Dio, Brosio vorrebbe riabbracciarlo, Banzato dice che pregherà per lui, la Giacobini gli chiede di pregare per i cristiani, Polidoro gli rivolge gli auguri per il suo difficile ministero.
Apertura del secondo blocco con la storia di Santa Maria Goretti. Nata nel 1890 in una famiglia di contadini, “Marietta” morì nel 1902 a causa di un tentativo di violenza sessuale ad opera di un vicino di casa, che vistosi rifiutato la colpì più volte con un punteruolo. Prima di morire perdonò il suo assassino. Nel 1950 venne canonizzata.
Le telecamere del programma sono andate anche nella casa natale della Santa. Tramite l’ausilio delle immagini della fiction dedicata a lei e diretta da Giulio Base nel 2003, se ne ricostruisce la vicenda terrena.
La Santa è venerata in tutto il mondo, con delle grazie riconducibili a lei anche negli Usa e in Canada. Le sue spoglie sono a Nettuno. L’inviata Alessandra Borgia è nella chiesa dove riposa il suo corpo e mostra alcune reliquie, tra cui un pezzo dell’indumento che indossava quando morì e il vestito che avvolse le sue ossa al momento della loro ricomposizione
Il programma ha rintracciato le pronipoti di “Marietta”, Rita e Santina. Le donne mostrano delle foto della loro famiglia e condividono ricordi tramandati dai parenti che aiutano il telespettatore a capire qualcosa di più della vita della Goretti.
Della Santa non esistono fotografie, così non si sa quale sia il suo volto. Da una vecchia fotografia, uno studioso e consulente della Congregazione per la Dottrina della Fede sostiene che una bambina ritratta nell’immagine sia quella della Goretti. La foto fu ritrovata nella casa dove venne uccisa.
Benedetto XVI, all’epoca del suo pontificato, propose di rendere Santa Maria Goretti co-patrona delle donne vittime di stupro, un’idea che sta considerando anche Papa Francesco.
Altro tema della puntata è quello della considerazione del Vaticano nei confronti di possibili forme di vita extraterrestri. Il Vaticano ha un osservatorio e si interessa del fenomeno degli Ufo. Si aggiungono agli ospiti in studio Alfredo Lissoni (Centro Ufologico Nazionale) e il giornalista Mario Adinolfi.
In collegamento una donna, Stefania Caterina, che dice di parlare con gli alieni. Ci sono problemi sul collegamento e subito Cecchi Paone dice ironicamente: “Riesce a parlare con gli alieni e non con noi?“. La signora dice che gli extraterrestri sono uomini come noi, creati a immagini e somiglianza di Dio. Ce ne sono comunque di diversa natura.
La Caterina afferma di essere in contatto con “alcune umanità” di essi e in particolare con “quelli che non hanno commesso peccato originale“. Afferma che le è stato rivelato da loro un particolare piano di Dio, che dice di essere quello di San Paolo, “un piano di cui non dobbiamo preoccuparci, ma che deve portarci ad una vita nuova, diversa“. Poi scende nello specifico, affermando di aver incontrato “il re dell’umanità di Alfa Centauri, che mi ha detto che tutti dobbiamo tornare a Dio“. Scetticismo generale, la Giacobini sostiene che è stata piuttosto generica nelle sue dichiarazioni. Cecchi Paone: “Il vero alieno è Papa Francesco“.
Una leggenda nata negli anni ’80 racconta di un ipotetico incontro tra Giovanni XXIII e un alieno a Castengandolfo. I due avrebbero addirittura parlato per una ventina di minuti. Testimone oculare dell’accaduto sarebbe stato monsignor Capovilla, all’epoca segretario del Pontefice.
Capovilla, ora cardinale, raggiunto telefonicamente afferma che non si è mai verificato qualcosa del genere, almeno in sua presenza, e che Roncalli non gli parlò mai di questo fantomatico incontro.
Ed ecco Bobby Solo. Il cantante ha avuto un figlio a 67 anni e questo l’ha avvicinato ulteriormente alla fede. “Mi è venuta la lacrima sul viso!“, esclama sorridendo e giocando sul titolo della sua canzone più nota.
L’artista è stato sempre molto religioso e racconta di una sua esperienza nel 1979, legata all’obiettivo di voler irrobustirsi muscolarmente. “Presi una sostanza piuttosto pericolosa che causò lo spezzamento di una corda vocale. Pensavo fosse tutto finito“. Decise perciò di andare a Lourdes, dove bevve acqua benedetta e pregò la Vergine. Dopo tre mesi ritornò a cantare partecipando al Festival di Sanremo: “Per me è stato un miracolo, la Madonna mi ha sempre aiutato“.
Il cantante svela anche di essere rimasto vittima di un incidente alla vigilia di Natale di molti anni fa: l’auto venne distrutta, ma se la cavò soltanto con un piccolo problema al dito. Aveva l’immagine di Padre Pio con sè quel giorno e per questo Solo è andato più volte a San Giovanni Rotondo per ringraziare il Santo. Prossimamente si recherà in pellegrinaggio a Medjugorje.
Spazio alla cronaca. Una sentenza del Tar dell’Emilia Romagna ha annullato le benedizioni pasquali in una scuola. La Preside comunqueha annunciato che la benedizione ci sarà, ma per strada, nei pressi della scuola. Sono stati alcuni docenti e genitori a fare il ricorso all’organismo giudiziario “in nome della laicità“.
Dell’accaduto se ne parla in studio e si preannuncia un dibattito piuttosto intenso. Mario Adinolfi è molto critico.
In collegamento da Bologna una madre firmataria del ricorso al Tar che spiega i motivi della sua scelta: “Fare la benedizione cattolica significa svilire lo stato e la religione. Staccare il Crocifisso dai muri nelle aule? Sarei favorevole“, dice e Adinolfi con Brosio si infervora. Quest’ultimo dice senza mezzi termini: “Siete più pericolosi dei terroristi!“. Banzato: “Non è annullando che si crea il dialogo“. Pezzo breve che avrebbe meritato approfondimento maggiore, dando spazio alle voci di tutti gli opinionisti.
Ultimo blocco dedicato al cinema. Il film “Il caso Spotlight” ha vinto l’Oscar come miglior film e come miglior sceneggiatura. La pellicola racconta casi realmente accaduti nel 2002 di sacerdoti americani coinvolti in casi di pedofilia. Tutto venne scoperto dal quotidiano “The Boston Globe”. Dopo la consegna della statuetta, il produttore del film ha fatto un appello a Papa Francesco affinchè protegga i bambini e difenda la fede.
In studio si affronta l’argomento anche con Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado. Adinolfi dice che la Chiesa è stata giustamente severa nei confronti di coloro che si sono macchiati di pedofilia, apprezzandone l’operato. Per Nuzzi, se negli Usa c’è stata un’attività preventiva nei confronti di questo grave problema, in Italia c’è ancora tanto da fare. “I preti pedofili devono essere espulsi ed essere giudicati dai tribunali!“, afferma senza mezzi termini la Giacobini.
“Il film non è un attacco alla Chiesa ma alla società che deve evitare che avvenga tutto ciò“, dice Banzato. Cecchi Paone è sicuro che Bergoglio farà opera di pulizia nella Chiesa allontanando i responsabili di questi episodi; poi innesca una discussione piuttosto accesa, affermando che su casi del genere possono influire anche la castità e il celibato a cui sono obbligati i sacerdoti, costretti in questo modo a reprimere le loro pulsioni sessuali che poi rischiano di sfogare in modo morboso.
Nuzzi è critico soprattutto perché constata che i sacerdoti rei di questi crimini sui bambini o gli alti prelati che sono (o erano) a conoscenza di casi del genere spesso vengono richiamati in Vaticano anziché allontanati definitivamente dalla Chiesa. Brosio è d’accordo: “È chiaramente un autogol! Don Banzato chiude con equilibrio: “È chiaro che c’è bisogno di un cambio di mentalità e se non denunciamo siamo anche noi conniventi“. Argomento molto interessante e che dimostra ancora una volta come il programma quest’anno sia particolarmente attento a temi della più stretta attualità.
Termina qui la puntata. Prossimo appuntamento martedì 8 marzo, sempre alle 21:15, su Rete 4.
Sull’argomento riguardante la vita nell’universo Stefania Caterina è stata molto chiara certo in cinque minuti come poteva approfondire l’argomento che meriterebbe un’intera trasmissione.Poi ci sono state anche difficoltà nel collegamento quindi….
Molto interessante l’ intervento della signora Stefania Caterina, disturbato pero’ da interruzioni tecniche sul più bello e da un incalzare inopportuno della presentatrice.
Volevano notizie sugli extraterrestri, oppure si doveva chiuderle la bocca per paura di riceverle?… Non l’abbiamo capito.
Il tema meriterebbe una trasmissione intera, condotta pero’ seriamente.
del “magico” rapporto di papa Francesco coi bambini avete fatto il ritratto di babbo natale… sarebbe questo il “dolce Cristo in terra”? dell’intervistata da Finale, perchè invitare la signora per zittirla e irriderla?i guai all’audio erano vostri non suoi, stava esternando cose interessantissime e le è stato impedito di dirle. A chi faceva paura? a noi spettatori no. Merita approfondimento!