Il fenomeno migratorio, la fuga dall’Isis hanno trovato un’Europa incapace di gestire la situazione: l’Austria ha addirittura chiuso le frontiere, così come aveva annunciato anche l’Inghilterra durante l’estate. L’Unione Europea poi, ha dimostrato di non avere una politica comune, al punto che ciascun paese ha dovuto affrotnare l’emergenza a proprio modo: un problema tanto più grave per l’Italia, le cui coste sono la meta più vicina per gli sbarchi dalle coste africane.
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Nel frattempo, mentre l’immigrazione certo non si ferma, la ripresa economica rallenta. E allo stesso tempo, con la marginalità che l’immigrazione lasciata in balia di se stessa porta, unita alla difficile situazione economica generale, anche l’emergenza sociale aumenta.
Cosa deve accadere in Italia per muovere un protesta vera? Se lo chiede Paragone nel video che anticipa la puntata del talk show, caricato sulla pagina Facebook del programma. Le nostre proteste, spiega il conduttore, non fanno paura né a Renzi né a Bruxelles perché ci limitiamo a sfogarci nei social. Invece temono le tante persone che “sfondano” il muro dell’Europa mossi dal bisogno: “sto guardando con ammirazione la rabbia di questi disperati, perché hanno una coscienza collettiva”, motivo che li spinge avanti secondo l’analisi di Paragone. E un giorno, prosegue, anche noi saremo disperati a fronte delle tasse esorbitanti che paghiamo, del comportamento indisturbato delle banche: forse a quel punto anche noi diverremo una preoccupazione per chi è al potere. Sarà questa la chiave di lettura attraverso cui si strutturerà la puntata.
A discutere nello studio di Paragone ci saranno esponenti della politica e del mondo dell’informazione. Il parterre sarà composto da Massimiliano Fedriga e Lucia Borgonzoni della Lega Nord, Rosario Trefiletti di Federconsumatori, il deputato di Scelta Civica Mariano Rabino e dall’ Europarlamentare del Partito Democratico Cecile Kyenge. Per quanto invece riguarda l’infomrazione, i giornalisti presenti saranno il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, Claudia Fusani de L’Unità, Massimo Fini e Toni Capuozzo, esperto di esteri e conduttore di Terra! su Rete 4.
Il dibattto de La Gabbia può essere seguito in streaming su la7.it e commentato attraverso l’omonimo hashtag ufficiale.