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Interverrano in studio esponenti del mondo politico e del giornalismo. Innanzitutto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, poi Alessia Rotta del Partito Democratico, il direttore de ilFattoQuotidiano.it Peter Gomez, il giornalista economico Alan Friedman, il Presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, la sociologa Chiara Saraceno, lo scrittore Massimo Fini, Magdi Allam e il sociologo Stefano Allievi.
Già dal titolo, Corrado Formigli lascia chiaramente capire che l’argomento di questa sera è la faccenda del petrolio in Basilicata. Ed è proprio sul problema del petrolio in Basilicata che è caduto il Ministro Federica Guidi. Naturalmente, anche di questo si parlerà all’interno della lunga diretta del talk show questa sera.
Corrado Formigli non si limiterà soltanto a documentare l’attuale sotuazione petrolifera in Basilicata, ma ne ripercorrerà tutta la storia. La scoperta infatti del petrolio in quelle zone ha origini lontane nel tempo.Verrà sottolineato che risalgono ai primi del ‘900 le prime attività di ricerca in Val D’Agri, ovvero l’area fondamentale nella quale attualmente si trovano i maggiori giacimenti di idrocarburi di tutto il nostro paese.
Successivamente, i primi studi vennero effettuati in provincia di Potenza, in aprticolare nella zone di Tramutola, dove addirittura il petrolio affiorava quasi a vista d’occhio. La storia continua e si arriva agliua nni ’30, quando l’ Agip (Azienda Generale Italiana Petroli) comincia le prime vere e proprie trivellazioni e verso l’inizio degli anni ’50 fu possibile realizzare i primi 47 pozzi. Un traguardo significativo per l’epoca che consentì notevoli impieghi, soprattutto con la diffusione dell’industria automobilistica e con lo sviluppo dei settori agricolo e industriale.
Si va avanti negli anni fino ad arrivare agli anni ’70, quando le attività di esplorazioni furono condotte con tecnologie più avanzate e si arrivò alla scoperta del pozzo di Tempa Rossa: proprio quello che è al centro di tutta la bagarre politica che ha portato alle dimissioni dell’oramai ex Ministro Guidi.
Nel corso del programma verrà anche spiegato ai telesettatori che i ritrovamenti in Basilicata rappresentano il più grande giacimento petrolifero in Europa onshore. I circa 40 pozzi di produzione in Val D’Agri a tutt’oggi garantiscono l’8% della produzione nazionale di petrolio.
Si può dunque immaignare quanto si aimportante l’argomento petrolio e Basilicata che, certamente, continuerà a focalizzare l’attenzione dei media al di là della vicenda nella quale è stata coinvolta la Guidi.