I continui allarmi di Tito Boeri, solo ieri quello riguardante i nati degli anni ’80 che andranno in pensione a 75 anni, la riforma delle pensioni, l’assenza di tutele per chi svolge lavori usuranti, le pensioni d’oro per manager pubblici e politici: sono tutti aspetti dello stesso tema.
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Se da un lato c’è chi godrà di una vecchiaia profumatamente pagata, dall’altro, per i comuni cittadini, la situazione non è altrettanto rosea. Pensioni basse per chi già ne usufruisce, e praticamente assenti per le generazioni più giovani, a cui comunque la precaria situazioone lavorativa impedisce anche di iniziare a maturare i contributi in tempi adeguati.
Di tutto questo si occuperà Gianluigi Paragone, che ancora una volta torna su un argomento affrontato in diverse puntate. Il giornalista sviscererà la questione nelle sue molteplici sfaccettture, sempre con un occhio puntato sui privilegi di pochi pagati a caro prezzo dalla comunità.
Nello studio di Paragone ci saranno ospiti di varia provenienza, che spazieranno dal mondi dell’informazione a quello della politica e delle aziende. Ad animare il dibattito infatti, contribuiranno l’onorevole Carla Ruocco del Movimento 5 Stelle, il senatore Stefano Esposito del Partito Democratico, il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, il giornalista Mario Giordano, Mario Capanna, la manager Elisa Serafini, l’attore Leopoldo Mastelloni, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, il commercialista Claudio Siciliotti. Infine, a completare il parterre di ospiti, anche Antonio Caprarica.
Il giornalista e scrittore è attualmente in promozione per la sua ultima fatica letteraria, Intramontabile Elisabetta. Solo ieri Caprarica era ospite di Floris, sempre su La7: due sere di seguito sulla stessa rete e nello stesso tipo di programma, un talk show politico, per promuovere il libro.
Storico corripondente Rai da Londra, Caprarica era anche approdato ad Agon Channel per gestire il comparto informazione della rete. L’esperienza era però durata pochi giorni: Caprarica lasciò subito l’incarico, lamentando le pessime condizioni in cui la squadra di lavoro doveva operare. La sua dipartita fu la prima di una lunga serie.
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Se il popolo che lavora fosse tutelato e rispettato non sarebbe meglio per tutti .?