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Nell’anteprima, le dichiarazioni degli ospiti, che questa sera spaziano dal vincitore di Amici 15 Sergio Sylvestre alle “signorine buonasera” e Luca Argentero. Si parlerà anche di cronaca nera, affrontando il tema del femminicidio.
Questi gli ospiti della serata: Piero Villaggio, Benedetto Mocellin, Sergio Sylvestre, Luca Argentero, Laura Roveri, colpita con 16 coltellate dall’ex fidanzato, l’atleta parolimpica di scherma Beatrice Vio. Ci sono anche le storiche annunciatrici della Rai: Mariolina Cannuli, Maria Giovanna Elmi, Nicoletta Orsomando e Rosanna Vaudetti. Infine, per la seconda settimana consecutiva, Francesco Cicchella insieme al suo personal trainer e spalla.
Seduto in platea, il primo “codista” italiano, cioè l’uomo che si è inventato la figura professionale di chi si mette in coda per colpa di qualcuno. Non solo: ha codificato il primo contratto nazionale. Giovanni Cafaro si è inventato una vera professione, creando anche corsi di aggiornamento: ora lavora per aziende, ma gli è capitato di fare code anche per pensionati o disabili.
Presto il discorso di fa ben più serio, con il racconto di Laura Rovere: l’ex ragazzo l’aveva seguita nel locale in cui si trovava. Arrivato l’aveva chiamata in disparte per parlarle, per poi sferrarle i colpi: il coltello c he si era portato dietro, racconta la giovane donna, si è tentato di farlo passare per un coltello utilizzato per sbucciare una mela, che lui avrebbe mangiato perché a dieta.
La Rovere ricorda l’umiliazione subita al processo, quando si è sentita trattare quasi da colpevole. Per il suo ex inoltre, l’avvocato ha provato a chiedere l’infermità mentale: Costanzo ne approfitta per scagliarsi contor l’infermità utilizzata come stratagemma dagli “avvocati furbetti” per ottenere la diminuzione della pena.
La psichiatra ha stabilito che l’ex potesse tornare a lavorare, perciò tra qualche tempo il rischio sarà di incrociarlo per strada. Il conduttore invita a votare chi affronta simili tematiche, mentre la Rovere sottolinea come, quando l’argomento è il femminicidio, tutto si risolve in retorica e conferenze stampa.
Sergio canta il suo singolo, intitolato Big boy. Con lui, Costanzo scherza sull’altezza: Sergio infatti, è alto ben due metri e nove centimetri, mentre il nonno arrivava persino a due metri e venti.
La puntata prosegue con la storia di Beatrice Vio, campionessa parolimpica di scherma sopravvissuta alla meningite. Già da bambina praticava la scherma quindi, superata la malattia, è voluta tornare alla sua attività precedente. La ragazza, ora diciannovenne, sogna di diventare presidente del Coni.
Seduta in platea, Costanzo chiede alla madre che tipo di ragazza fosse “Bebe”: “Lei ha sempre detto che poteva fare tutto”. Poco dopo, vedendo Beatrice in una breve passerella insieme ad Argentero, il pubblico si alzerà in piedi.
Al telefono interviene Giovanni Malagò, attuale presidente del Coni, che dà la propria benedizione elogiando il carattere della ragazza.
Accompagnato dalla figlia, Benedetto Mocellin ha 100 anni: è stato tranviere per 35 anni, e ha scritto alla redazione chiedendo di essere invitato. L’uomo recita una poesia tra gli applausi del pubblico, ma poi continua a parlare; la figlia tenta di stopparlo inutilmente. Ci pensa quiandi l’orchestra in studio.
Seduto al pianoforte, insieme al personal trainer-spalla, Cicchella propone la sua imitazione di Gigi D’Alessio.
Piero Villaggio, figlio di Paolo, ha alle spalle una lunga storia di tossicodipendenza; sette anni di uso di eroina, da cui si è disintossicato passando anche da San Patrignano. Sull’argomento ha scritto un libro, che il padre ha apprezzato. Quando il Paolo Villaggio chiama, Costanzo gli ripete diverse volte di avere un bravo figlio.
La puntata va avanti riprendendo il tema della violenza sulle donne, seppur in chiave più leggera. Se Argentero confessa di aver avuto qualche ammiratrice insistente che gli mandava pacchi a casa, le “signorine buonasera” ricordano i tempi in cui venivano attese fuori dagli studi Rai da personaggi singolari. la riflessione si sposta quindi sul loro ruolo familiare per i telespettatori.
Alle 23.30, ecco Lino Banfi, prossimo al compimento degli 80 anni. Banfi svela un anddoto del ’95, riguardante Costanzo: all’epoca direttore artistico del Festival artistico del teatro di Benevento, Costanzo chiamò Banfi in veste di attore drammatico.
Banfi rievoca l’incontro con Ratzinger, che gli chiese se tutti i suoi anni di matrimonio fossero con la stessa donna. E naturalmente non manca l’aneddoto del suo matrimonio alle sei del mattino, sposato in pochi minuti nella classica “fuitina” da un parroco che aveva fretta perché dopo aveva un matrimonio. In quell’occasione, davanti alla delusione della moglie, Banfi le assicurò una grande festa in occasione delle nozze d’oro: la promessa è stata mantenuta pochi anni fa.
La puntata si chiude qui: Costanzo annuncia la nuova edizione in autunno. Passerella, e sipario.
MI PIACEREBBE AVERE IL TESTO DELLA POESIA DEL SIG. BENEDETTO MOCELLIN. E’ STATO COMMOVENTE. GRAZIE