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La puntata inizia con una sedia vuota, quella che avrebbe dovuto occupare Di Maio, l’ospite più atteso di questo primo appuntamento che avrebbe dovuto rispondere alle domande del pubblico, sia in studio che tramite social. Gianluca Semprini decide però di far fare ugualmente le domande al suo pubblico, proprio per sottolineare l’importanza della presenza dei politici in studio che hanno il dovere di rispondere ai propri elettori.
Si parte con il primo servizio inevitabilmente sul M5S e la giunta Raggi, con particolare attenzione al caso Muraro. In studio è presente anche Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio e Tommaso Cerno, direttore de L’Espresso. Il conduttore decide di leggere un messaggio che gli ha iniviato proprio Di Maio: “Mi scuso con il pubblico ma per affrontare alcune questioni presenti in Campidoglio non potrò essere presente in studio”. Dopo un primo dibattito tra i giornalisti viene lanciato un altro servizio, a parlare questa volta sono i cittadini, la maggior parte dei quali non crede alla crisi del Movimento, ma in molti si lamentano della sporcizia. Non sono pochi neanche coloro che si sono pentiti di aver votato l’attuate sindaco.
Proprio durante la diretta il conduttore informa il pubblico che alcuni vicinissimi alla Raggi sono stati allontanati. Ad Ischia intanto c’è una piazza piena, Di Battista sarebbe dovuto intervenire ma anche lui ha deciso di tornare a Roma. Secondo i giornalisti in studio, l’unico modo che ha la Raggi per salvarsi è ammettere di aver sbagliato e di sapere dell’avviso di garanzia ricevuto dalla Muraro. Secondo Cerno, se questo non accadrà a breve, anche Virginia Raggi verrà cacciata dal suo stesso movimento.
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Semprini manda anche un’intervista fatta nel 2014 da Lucia Annunziata a Casaleggio, dove si parla proprio del Movimento e della possibilità del M5S di poter camminare da solo senza le menti dei due fondatori. Si parla anche di olimpiadi che per ora la Raggi ha bloccato. Secondo il direttore de Il Foglio, la questione Olimpiadi a Roma è un banco di prova molto importante per il sindaco che alla fine sarà costretta ad accettarle. Proprio per questo viene intervistato Giovanni Malagò, Presidente del Coni, che però non anticipa nulla e decide di non rilasciare dichiarazioni sulle questioni politiche lasciando distaccato il mondo dello sport. Un ultimo intervento prima di salutare i due giornalisti in studio, che pensano che la Raggi riuscirà a rimanere sindaco ma si allontanerà dai valori del Movimento.
Si passa poi a parlare dei rifiuti che partono da Maccarese e arrivano a Pordenone, questo cosa vuol dire? che a Nord, con i rifiuti di Roma, si fanno i soldi. I rifiuti si trasformano infatti in energia, insomma una gallina dalle uova d’oro.
In studio prendono posto Daniele Fortini, ex presidente Ama e Christian Raimo, giornalista. Al centro del dibattito c’è il caso della Muraro, assessore all’ambiente accusato della violazione di norme ambientali che il sindaco Virginia Raggi continua però a difendere.
Si cambia argomento e si passa a parlare di economia. Le telecamere di Politics hanno seguito Di Battista e il ministro Boschi che hanno girato l’Italia per parlare del Referendum. Da una parte il No dall’altra il Si. In studio si siedono Giulio Tremonti e Maurizio Martina, che avranno pochi secondi per rispondere alle domande dirette del conduttore.
Nessuno dei due ospiti se la sente di fare una previsione sul futuro di Renzi se al referendum dovesse vincere il No. Semprini non riesce a controllare Tremonti che invece di rispondere alle domande sulla crescita italiana continua a parlare di Referendum. Martina invece ci tiene a sottolineare l’aumento dei posti di lavoro negli ultimi anni. Un’ultima domanda, Semprini vuole che i due ospiti diano un consiglio agli italiani e ai loro figli. Martina consiglia di spingere i ragazzi verso il settore agricolo.
In conclusione si parla di terremoto e in studio arriva Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. E’ la prima volta che il sindaco si allontana dalla sua comunità. Le telecamere raccontano la storia di Lucia, che ha perso la madre e i due figli. Si parla di prevenzione ma soprattutto di futuro e di quello che avverrà.
La puntata finisce parlando di calcio cercando di strappare un sorriso al sindaco che commenta “Ad oggi la mia finale di Champions league è proteggere i miei cittadini”, certamente tutto è possibile ma devono esserci i fondi. Pirozzi però fa una promessa: “Amatrce dovranno vederla i miei figli”.
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