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Solo sessanta minuti a disposizione, dunque, che sono bastati al conduttore e giornalista per tornare su uno dei suoi argomenti di battaglia: dipendenti assenteisti e addirittura fantasma. Settimana dopo settimana, Masimo Giletti ha trasformato il suo appuntamento nel day time pomeridiano di Rai1 in un campo di battaglia, una “arena” appunto, in cui scende per difendere i diritti dei cittadini. Anche oggi i riflettori sono stati puntati su lavoratori della pubblica amministrazione che, in un modo o nell’altro, hanno infranto la legge. In particolare le telecamere e gli inviati di Giletti si sono concentrati sulla cittadina di Modica, in provincia di Ragusa.
La situazione descritta è davvero singolare, simbolo di un malcostume imperante nella amministrazione pubblica dove, sottolinea il giornalista e conduttore,andare ogni giorno al posto di lavoro, è considerato quasi un “regalo” fatto dal dipendente allo Stato che lo paga. A Modica, su 126 dipendenti comunali, ben 104 non si sono comportati in maniera corretta. Di questi, però, la sentenza di primo grado, ha condannato soltanto quattro. tutti gli altri sono stati assolti.E l’avvocato difensore, presente in studio, ha spiegato le motovazioni.
In studio a discuterne personaggi già noti che si dividono tra gli infiniti talk show politici presenti in video: Massimo Giannini, Nunzia de Girolamo di Forza Italia e Irene Tinagli del partito Democratico. Molti i collegamenti proposti, come in ogni puntata.
Ma il caso dei casi, Giletti lo ha tirato fuori a metà diretta: è stato scovato addirittura un “timbratore mistico”. Chi è un simile dipendente scorretto? E’ un dipendente comunale del salernitano, a suo dire solo reperibile non con impegni continuativi insomma, anche se aveva l’obbligo di timbrare il cartellino. La singolarità è che, dopo aver timbrato il cartellino, andava in chiesa a pregare la Madonna. Subito Massimo Giannini interviene con una battuta: “avete trovato un furbetto della Madonna“. Su questo argomento, o meglio, su un tale personaggio, si son sprecate molte ironiche osservazioni. L’inviata del programma ha intervistato, naturalmente con il viso coperto, il “timbratore mistico” che si è difeso affermando che il suo compito era solo di essere a disposizione del sindaco, senza dover essere necessariamente presente in loco.
Naturalmente il discorso si è esteso anche ad altri settori, come quello medico sul quale L’Arena ha indagato per settimane.