Diversi i temi al centro della puntata: innazitutto l’elezione di Emmanuel Macron a nuovo presidente francese, poi immigrazione e lavoro. Ancora: il lavoro ai tempi della “gig economy”, cioè un modello economico caratterizzato da flessibilità e diminuzone delle prestazioni lavorative continuative, con tutte le implicazioni di questo sistema in espansione. Altro argomento infine, strettamente legato al lavoro, le pensioni e i vitalizi: da un lato cittadini costretti a vivere con una somma minima dopo aver versato anni di contributi, dall’altro politici che maturano privilegi acquisiti in tempi irrisori.
Nel corso della puntata Gianluigi Paragone intervisterà Pierluigi Bersani, fuoriuscito dal Partito Democratico per fondare il movimento Articolo Uno. Con Bersani si parlerà dei futuri scenari politici del Paese, della vittoria di Matteo Renzi alle primarie, del gove3rno Gentiloni e della possibilità di andare ad elezioni anticipate.
Veniamo ora agli ospiti che interverranno in studio. Ci saranno il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sandro Gozi, la politologa e vice presidente regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, Barbara Lezzi del M5S, Antonio Di Pietro, il direttore di Libero Vittorio Feltri, Federico Rampini, Peter Gomez, il docente di economia (Università di Leeds) Marco Veronese Passarella, Klaus Davi e infine, Carmen Lasorella.
Il programma può essere seguito in diretta streaming su la7.it e commentato in diretta su Twitter attraverso l’hashtag ufficiale #GabbiaOpen. L’appuntamento è alle 21.15, subito dopo Otto e mezzo. La trasmissione è anche su Instagram con un profilo ufficiale.
La Gabbia Open ha esordito in veste di versione estiva de La Gabbia, rispetto a cui veniva mantenuta la narrazione, ma in uno studio diverso con una scenografia rinnovata. Dopo una breve pausa, il talk show è ripartito a settembre ed è andato avanti con la sola pausa natalizia, mentre la programmazione di rete non si è mai fermata, così come avvenuto per tutti i talk show del palinsesto di La7. La trasmissione si caratterizza per i forti toni utilizzati, finalizzati a smascherare le tante “caste” del nostro Paese.