La Berlinguer apre la puntata occupandosi dei risultati delle amministrative e della nuova legge elettorale. Si apre dunque il dibattito con Danilo Toninelli ed Emanuele Fiano; in collegamento invece, ci sono i giornlaisti Nicola Porro, Peter Gomez e Maurizio Belpietro.
La “regina della tv” viene accolta in studio verso le 22.30: la Berlinguer dà subito il risultato del sondaggio che misura la fiducia degli spettatori. Come avviene solitamente per i personaggi dello spettacolo, più che per i protagonisti della politica, il valore di partenza è alto: in questo caso, siamo al 52%.
Si comincia subito spiegando al pubblico di Rai 3 in cosa consiste Selfie: un “programma di servizio” secondo la Ventura, dato che consente di risolvere problemi che minano l’autostima, interventi non forniti dal sistema sanitario pubblico.
La conduttrice passa poi alla critica di Grasso, l’ospite punzecchia il critico: “Ricordo che aveva parlato male dell’Isola senza averla vista, non era ancora iniziata”. Invece, riguardo le critiche sul trash, risponde che la tv non deve essere solo di nicchia: ci può essere tutto, non bisogna essere escludenti ma fare programmi che possano essere capiti da tutti. Naturalmente poi, ciascuno sceglierà. Per chi invece accosta Selfie a trasmissioni come Pomeriggio 5, la differenza è che “noi non speculiamo“.
La Ventura ribadisce la solidarietà espressa a Paola Perego, convinta che nello spettacolo gli uomini siano molto più capaci di coalizzarsi. La Berlinguer invece, osserva che ha ottenuto più solidarietà da parte di donne che uomini: evidentemente, le risponde la Ventura, nel giornalismo la situazione è diversa.
La conduttrice ripercorre alcune vecchie dichiarazioni, a cui la Ventura risponde divertita: “Occorrerebbe ritrovare un po’ di genuinità da parte di tutti”.
Dopo averle chiesto dei commenti sui leader politici, la Berlinguer ripesca una vecchia esternazione, dato che la Ventura avrebbe voluto Berlusconi come naufrago dell’Isola, ma nessuno di sinistra. “Io non ho mai avuto -risponde- un gran rapporto con la politica, non mi sono mai legata a nessun carro. Quando non sei gestibile, sei pericoloso. Forse all’epoca ero in guerra con quelli di sinistra”. Invece vedrebbe bene nel cast del reality Mario Adinolfi, così come anche Matteo Renzi.
Viene rievocato il litigio con Gasparri a Quelli che il calcio: “A rendermi furente era stato furente vedere un cameraman giovane che mi riprendeva, uno di quelli al primo contratto, l’ho visto così umiliato da quello che diceva Gasparri, che ho visto rosso come un toro nell’arena”. Dopo quella volta, arrivarono persino i complimenti da parte dei “giornaloni” che la snobbavano; adesso la Ventura segue Gasparri su Twitter.
Si torna ancora su Selfie, non senza prima ricordare la di Simona Ventura al gay pride. Ma davvero i bisturi aiutano? “Sono un inizio”.
Viene toccato il tasto Insinna: “Mi sembra una legge del contrappasso nel momento in cui tratti male le persone che lavorano con te. Non lo so cosa è successo, lo posso presumere”.
Viene mostrato il tuffo dall’elicottero nel 2011, quando l’allora conduttrice dell’ Isola dei Famosi scelse di partire per l’Honduras: “Avevo subodorato che volevano disfarsi del programma, perché ci facevano sfumare alle 23.00. Mi sono detta che se l’avessero chiusa, allora non per bassi ascolti: perciò sono partita e ho fatto l’inferno”.
Riguardo la vittoria di Trump, la Ventura aveva scommesso su di lui: “Già da tre anni avevo capito che la middle class voleva dare un calcio all’ establishment. Ho vinto molte scommesse con i miei amici”.
In conclusione, il primo provino di Simona Ventura. Intanto, durante l’intervista, il “sentiment” nei suoi confronti è aumentato fino a raggiungere il 59%: il maggior sentiment è stato espresso dalle donne, tra di loro super il 65%.
Spazio ora alla discussione sullo ius soli.