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Questa mattina, alle 12:00, Rai 2 presenta in conferenza stampa il nuovo talk show Seconda Linea. Un nuovo spazio di approfondimento sull’attualità, in onda da giovedì 1 ottobre alle 21:20, che cerca di intercettare il pubblico giovane della rete. I conduttori sono Francesca Fagnani e Alessandro Giuli. Il regista è Francesco Ebner. Seguiamo la presentazione in diretta dalla Sala A di Viale Mazzini, sede centrale della Rai.
Seconda linea conferenza stampa – Chi sono i conduttori del nuovo talk di Rai 2
Alla conferenza stampa partecipano il Direttore di Rai 2, Ludovico Di Meo e il suo Vice Paolo Corsini. Inoltre, intervengono i conduttori di Seconda Linea, i giornalisti Francesca Fagnani e Alessandro Giuli. Insieme a loro, in ciascuna puntata farà il suo racconto la giornalista Francesca Parisella.
Francesca Fagnani ha lavorato con Giovanni Minoli, Michele Santoro e Massimo Giannini. Ma ha lavorato anche a trasmissioni tutte sue, da Il Prezzo su Rai 3 a Belve, una serie di interviste dedicate alle donne, in onda su NOVE.
Invece, Alessandro Giuli è un giornalista di lungo corso, già direttore di Tempi e collaboratore de Il Foglio, Libero, Il Tempo e Huffington Post. La sua avventura in tv è iniziata circa due anni fa con Night Tabloid e Patriae, due titoli non proprio fortunati.
Il talk show Seconda Linea prende il nome dall’omonimo ruolo previsto in una squadra di Rugby. La seconda linea è un giocatore cruciale durante le touche (le rimesse laterali), perché incaricato di recuperare la palla. In genere, è un atleta alto e forte, ma al contempo abbastanza agile da sgusciare via.
Secondo le anticipazioni, l’obiettivo del nuovo programma di approfondimento targato Rai 2 è parlare della stretta attualità con un linguaggio nuovo. Sia per differenziarsi dai competitor (al giovedì, in contemporanea, vanno in onda Piazzapulita e Dritto e rovescio), sia per attrarre il pubblico più giovane della seconda rete Rai.
Un indirizzo che pare debba ripercuotersi anche sulla scelta degli ospiti, il più possibile nuovi al pubblico televisivo. Infine, lasciando la parola ai diretti interessati dalle notizie di cui si parla.
La diretta
Nel video introduttivo della prima puntata, i reportage da Bergamo, Verona, Napoli e Matera. Un intreccio di storie legate al coronavirus, ma non solo. Il ritornello del programma: la ricerca della verità e dei suoi tanti volti.
Il primo ad intervenire è il Direttore di Rai 2, Ludovico Di Meo: “Ci sarebbero tante cose da dire, perché questo è un progetto nato durante il lockdown. Quella del giovedì sera è una collocazione storica per l’informazione di Rai 2. Certo, il campo di battaglia è affollato. Ma è un programma anche ambizioso. Lo stile sarà un po’ diverso, cerchiamo di sperimentare e sorprendere”.
Prosegue, sullo spirito del programma: “Seconda Linea nasce da una suggestione rugbistica ma anche dalla voglia di far parlare nomi che si vedono poco in televisione. Così come la scrittura televisiva, che sarà molto diversa da quella che vediamo di solito. È un programma che si sta costruendo da solo e che si trasformerà. I conduttori non hanno paura di niente e io sono contento di questo. Abbiamo scommesso su Francesca Fagnani per creare una coppia nuova e pepata ma che non scoppi”.
Ora, la parola, proprio la Fagnani: “Sono molto felice di tornare in Rai, visto che ho iniziato da qui. Per ora il rischio è la ridarella, appena ci guardiamo scoppiamo a ridere. C’è affetto tra noi, anche se lui non lo ammetterà mai. Stimo Alessandro perché ha un pensiero mai banale”.
Sulla sfida che li attende: “Secondo me noi giochiamo un altro campionato, una contrapposizione con gli altri programmi non ha molto senso. Fortunato Cerlino ci darà in ogni puntata un pezzo d’arte. Poi, ringrazio Francesca Parisella, la parte seria del gruppo, preziosa nel fact checking. Cercheremo di avere un tono più leggero, perché la realtà è già talmente drammatica che non serve enfatizzarla”.
Seconda Linea conferenza stampa – Parla Alessandro Giuli
Il microfono passa ad Alessandro Giuli: “Tra noi c’è un’affinità pre-logica. Ci capiamo immediatamente. Più che una coppia che può scoppiare, siamo già una cosa sola. Abbiamo poche certezze, tra cui una sigla meravigliosa che manderei in onda per due ore. Una canzone ballabile. Ecco, vogliamo cercare una certa leggerezza pensante, che per noi è un tratto in più. A questo servirà anche l’autoironia di noi conduttori, che siamo delle seconde linee e per le quali un tratto autoironico è necessario”.
Sul tema della verità: “Fortunato Cerlino chiude una magnifica clip dall’inferno e vuole dirci delle cose. Dall’alto della sua esperienza infernale, ha qualcosa da dirci, ci presenta un punto di vista diverso.
Sarà una trasmissione inclusiva, in cui la verità si renderà ‘contendibile’, non un programma a tesi. Ci piacciono i redenti, ci piace scoprire con il tifoso ‘daspato’ dallo stadio che ad un certo punto va con gli Alpini a costruire il grande ospedale alla Fiera di Bergamo. Non diamo per scontato che i tifosi fanno tutti schifo, come non dobbiamo darlo per scontato in altri casi”.
Gli ospiti della prima puntata
Adesso, qualche anticipazione sugli ospiti della prima puntata. Parla Alessandro Giuli: “Secondo me esistono delle prime linee che non sanno di esserlo e che devono emergere. È chiaro, però, che il gioco è più bello se inizia con una primissima linea, che si prende la scena e dialoga con le seconde linee. Per questo, apriamo con Paolo Bonolis. Lui sarà al centro e poi inizierà a dialogare con gli altri. A proposito di seconde linee che emergono, avremo ospite anche il Presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli”.
Ludovico Di Meo: “Tra gli ospiti vedremo anche Max Giusti, perché con Boss in incognito ha avuto contatti con il mondo del lavoro e ci racconterà le impressioni che ha avuto. Su Bonolis, fatemi dire che è un personaggio mai banale e ci è sembrata la persona ideale per cominciare un programma come Seconda linea“.
Francesca Fagnani: “Ricordiamo che ci sarà anche Nicole Rossi, ex giovanissima concorrente de Il collegio e Pechino Express. In questi mesi abbiamo sentito parlare di scuola solamente politici o giornalisti. Nicole farà parte del ‘presepe’ di Seconda linea, per trattare i temi cari ai giovani. Perché è interessante che la società ponga direttamente le sue domande”.
Ludovico Di Meo: “Infine, aggiungo che dalle Teche Rai Umberto Broccoli curerà i filmati dalla politica dei tempi andati. Quella che oggi facciamo fatica a riconoscere e che invece ci ha regalato momenti anche visivamente interessanti”.
Le anticipazioni sugli ospiti si chiudono con i nomi di Alessandro Zanni e Milo Manara. Il primo, giocatore di rugby della Nazionale, aprirà la trasmissione. Il secondo, artista del fumetto erotico, chiuderà Seconda Linea.
Seconda Linea conferenza stampa – Domande dei giornalisti
Avete parlato di ricerca di verità attraverso la leggerezza. C’è il rischio che si perda credibilità?
Francesca Fagnani: “Parlerei di racconto della realtà, più che di ricerca della verità. Poi, se dal racconto viene fuori qualche verità, molto meglio. Non abbiamo la verità in tasca. È chiaro che la vera leggerezza ce la concederemo solo quando il tema lo consentirà”.
Alessandro Giuli: “Nella clip introduttiva c’era la telecamera puntata sugli occhi del primo volontario italiano che ha scelto di testare il vaccino anti-COVID. Quello, ad esempio, è un momento di grande intensità come tanti altri che vedrete”.
Ludovico Di Meo: “Si plana dall’alto senza macigni sul cuore, questa è la leggerezza di cui parliamo. Come diceva Calvino, la leggerezza non è superficialità”.
Avete parlato di Bonolis e Giusti. In che modo verranno coinvolti? Quale sarà la differenza con gli altri talk?
Fagnani: “Bonolis aprirà il programma con un’intervista. Alla fine, si confronterà con l’ospite successivo. Max Giusti, invece, si confronterà con Carlo Cottarelli. La novità è questa, far confrontare alto e basso. Per questo non abbiamo due esponenti politici che litigano. Cerchiamo di fare un ragionamento mischiando i registri”.
Di Meo, ho letto che l’obiettivo di share è il 3-4%. Negli ultimi anni Rai 2 ha presentato altri talk come esperimenti che poi non hanno avuto grande successo. Come Nemo. Perché stavolta dovreste riuscirci?
Ludovico Di Meo: “Stavolta tocca a noi sperimentare e ci proviamo. Se c’è una rete che deve sperimentare siamo noi. Non abbiamo aspettative di ascolti, perché grazie a Dio ce la possiamo far scivolare. Questo è un programma che deve crescere nel tempo. Samarcanda per un paio d’anni andò in onda nell’indifferenza generale. Poi, è arrivato l’exploit”.
Alessandro Giuli: “Se riuscissi ad imparare a fare televisione come con Nemo, sarei contento”.
La conferenza stampa di Seconda Linea finisce qui