Inizia su Rai 5, lunedì 9 novembre un nuovo programma dal titolo ‘I grandi della letteratura italiana‘. A condurlo Edoardo Camurri. L’appuntamento è in prima serata sulla rete free del digitale terrestre targata viale Mazzini. Si tratta di un programma prodotto da Rai Cultura che spazia nell’universo della letteratura italiana. Edoardo Camurri condurrà i telespettatori in un lungo viaggio che parte dal Divino Poeta e arriva al creatore dei Promessi Sposi ma va ancora più avanti attraverso le personalità di Boccaccio e Ungaretti e gli altri grandi autori simbolo della produzione poetica e narrativa della letteratura italiana.
Schivo, estremamente professionale, attento alla forma con cui si esprime, Tony Servillo presenta il programma di cui è protagonista da questa sera su Rai5. Si tratta di Tony Servillo a teatro: Ritratto di un attore da Oscar. Sei puntate in prima serata, un progetto di lettura teatrale, un excursus esaustivo nel teatro europeo e napoletano attraverso gli anni. Questa avventura è supportata dalla compagnia teatrale “Teatri riuniti” che egli stesso ha fondato 15 anni fa.
Seconda puntata della nostra inchiesta sulla penalizzazione della musica colta in tv relegata a tarda notte sulle reti generaliste e presenti solo suli canali tematici. Ci danno la loro opinione, suggerendo dei rimedi per un possibile rilancio, il maestro Antonio Pappano, Luigi Lanzillotta, Lidia Ravera e Monsignor Pablo Colino.
Nuovo e allettante appuntamento con la grande musica, per la serata del 29 ottobre alle 21,15 grazie alla differita di Rai 5. Questa preziosa rete infatti ha registrato il concerto dell’Accademia di S.Cecilia di martedì 27 ottobre, replica di quelli di sabato e lunedì – secondo la consueta serie dei concerti sinfonici ceciliani di sabato-lunedì-martedì di ogni settimana – tutti e tre diretti da Antonio Pappano, alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di S.Ceclia.
Chi era davvero Faust? Un peccatore che fa il patto col diavolo e ne è beffato oppure un Uomo, con la u maiuscola nella sua stessa essenza che prevede la spontanea ambizione di raggiungere l’assoluto? Ci aiuta a rispondere, domani sera alle 21, una trasmissione in onda su Radio Vaticana da un’idea di Laura De Luca.
Enzo Biagi chiede a Pier Paolo Pasolini: “Che cos’è il successo?”. “Niente – risponde lui, seduto su una poltrona in uno studio televisivo, attorniato come un fenomeno da altri personaggi seduti – E’ l’altra faccia della persecuzione, è una cosa brutta per un uomo. Per esempio, trovare miei amici qui, in televisione. Una cosa brutta e falsa. La televisione è un medium di massa, non può che alienarci”. Incalza Biagi: “Lei qui però può dire tutto quel che vuole”. “No – replica – perché se lo facessi sarei accusato di vilipendio. E poi nel momento in cui mi ascoltano hanno come me un rapporto da inferiore a superiore. Parlare dal video è come parlare ex cathedra”.
Erano gli anni ‘60 e l’Italia viveva il boom economico. A Roma invece si affacciava un nuovo rinascimento, un fermento culturale e artistico che avrebbe influenzato fino alla Pop Art d’oltreoceano. E mente la Hollywood sul Tevere animava le notti sfrenate di Via Veneto a poca distanza a Piazza del Popolo un’intera generazione di artisti cresciuta e nutrita dall’aria di Roma si incontrava sui tavolini dei due bar Canova e Rosati e nelle gallerie d’arte delle strade adiacenti.
“Prove d’Orchestra”, la rassegna di grande musica di Rai Cultura mai abbastanza lodata, torna a proporre al proprio pubblico un nuovo format di otto lezioni di musica che parte da oggi, alle ore 21,15 su Rai 5, sotto la guida musicale e teorica del grande direttore d’orchestra Riccardo Muti.
Il film “Firenze e gli Uffizi 3D/4K viaggio nel cuore del Rinascimento” è la nuova produzione di Sky 3D, realizzata in collaborazione con Sky Arte HD. Il Gruppo Sugar è l’editore musicale della colonna sonora originale composta da Matteo Curallo.
Certamente oggi la vedremmo nei più noti salotti televisivi a parlare di arte e di pittura. Magari sarebbe responsabile di rubriche culturali all’interno di programmi come UnoMattina oppure Virus- il contagio delle idee. O ancora potremmo vederla difendere i diritti delle donne a coltivare le proprie potenzialità e affermarsi nella pittura. Stiamo parlando di Artemisia Gentileschi alla quale neppure il tempo ha reso giustizia, né a lei come persona né purtroppo alla sua arte. La sua condanna è stata l’essere nata donna con un’inclinazione indifferibile per la pittura, come il padre Orazio Gentilescchi (1563-1639), pittore toscano dell’età barocca, oggi su tutti i manuali di Storia dell’Arte (Artemisia lo è solo di striscio).