La stagione primaverile che sta per concludersi ha fatto registrare per ognuna delle reti Rai e Mediaset, senza eccezione di Sky, una serie di insuccessi clamorosi. Colpa dei contenuti e degli autori che non sono riusciti ad intercettare il gradimento del pubblico? O di una stagione meterologicamente capricciosa che ha avuto ripercussioni anche sul piccolo schermo, gelando i direttori di rete con ascolti bassi come le passate temperature?
Milly Carlucci ha chiuso il suo Ballando con le Stelle nel tripudio di applausi. Una stagione da incorniciare con un avvio un po’ in sordina, anche perché di fronte aveva C’è Posta per te, per poi proseguire come in un crescendo rossiniano, una volta che su Canale 5 è arrivato il talent Amici.
La terza rete si prepara a concludere una stagione televisiva complessivamente positiva. Svuotata agli inizi di settembre 2017 dei due appuntamenti Che tempo che fa e Che fuori tempo che fa in seguito al passaggio di Fabio Fazio a Rai 1, l’emittente è riuscita a crearsi una nuova dignità e ad inventare ex novo un palinsesto che le ha assicurato un’audience di tutto rispetto.
“Avremmo voluto che fosse qui e invece è altrove”. Con queste parole Cristina Parodi ha commentato l’assenza di Giovanni Ciacci a Domenica in. La conduttrice del contenitore festivo di Rai 1 stava intervistando Selvaggia Lucarelli, giudice di gara nel dance show di Milly Carlucci.
Un tempo, quando si discuteva degli orari inerenti il prime-time, si era soliti concentrarsi esclusivamente sull’orario di partenza della prima serata che, nell’ultimo decennio, ha subito modifiche costanti.
La situazione, oggigiorno, è la seguente: si parte solitamente (tardi) alle ore 21:25, con l’eccezione del sabato sera di Rai 1 (a partire dalle ore 20:35), del sabato sera di Canale 5 (ore 21:10) e con l’opinabile eccezione di alcuni programmi di prima serata, sempre della rete ammiraglia Mediaset, che partono alle ore 21:40 dopo un’infinita edizione di Striscia la Notizia.
Oggi, quest’argomento di conversazione più che mai attuale ha incluso anche l’orario di chiusura della prima serata, con altrettante polemiche.
Michelle Hunziker sugli altari, Michele Santoro nella polvere. Sono queste le sentenze della settimana tv, che per il resto ha confermato i buoni ascolti per Il Capitano Maria e il Grande Fratello. Nonché per la Corrida, un cliché ben collaudato, nei secoli fedele, che ha chiuso il ciclo del restauro con un successo di ascolti.
Se non fosse per gli spazi dedicati a Ballando con le stelle ed alla vicenda umana che apre ogni puntata, Domenica in sarebbe un susseguirsi di interviste, più o meno scialbe a personaggi del mondo dello spettacolo. Con l’aggravante che contengono ingredienti mutuati dal diretto competitor Domenica live.
La Juventus brinda in Coppa Italia con una media di oltre 10 milioni e mezzo di spettatori, pari a quasi il 40% di share. E la Rai gongola perché sul calcio è diventata di nuovo competitiva, a discapito di Mediaset che dopo la Champions e i Mondiali di giugno e luglio rischia di fare la comparsa.
Continuare a tirare avanti, ogni settimana, con una nuova puntata deve essere diventato molto faticoso per gli autori di Domenica in. Niente di meglio, allora, che cavalcare il gradimento di pubblico e le polemiche nate nella puntata di Ballando con le stelle andata in onda la sera precedente.
“Tg1, Tg2, Tg speciale: questa sera tutti a casa c’è il telegiornale. E fra un boccone e l’altro, un servizio dal Giappone… e quando sei alla frutta la città è distrutta”. I versi di Antonello Venditti calzano a pennello per spiegare l’attuale situazione che stanno vivendo i direttori dei tiggì che danzano sulla poltrona.