E’ una trasmissione di tendenza, che fa opinione per i contenuti sempre interessanti. In onda dal 14 gennaio alle 13,40 su Radio2, Un giorno da pecora viene puntualmente citata dalle maggiori fonti di informazione, dai Tg nazionali al web ai principali quotidiani. Insomma è uno degli appuntamenti più presenti sulla piattaforma multimediale e sui principali network. Merito dei due conduttori storici, Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, conosciuti e amati dal popolo delle pecorelle radiofoniche e non solo, come l’anziano Sabelli e il simpatico Lauro.
Con il ritorno di Enzo Iacchetti accanto a Ezio Greggio si è ricomposta la coppia storica di Striscia la notizia. I due stanno insieme alla conduzione del Tg satirico di Antonio Ricci da ben 19 anni. E formano un binomio affiatato, una delle coppie meglio assortite nell’universo della comicità che estrinseca tutto il potenziale ironico in un sottile gioco di battute spesso improvvisate.
E’ l’unico personaggio che riesce a stare ogni giorno in tv senza avere un suo programma. Onnipresente su tutte le reti, grazie ad un’azienda di telefonia mobile di cui è testimonial, Fiorello è riuscito a trasformare la sua immagine in un un vero e proprio marchio di sicuro gradimento, un brand made in Italy che spazia su tutti i mezzi di comunicazione. Compresi i social network di cui conosce molto bene le potenzialità. Twitter, in particolare, ha contribuito massicciamente al successo del suo ultimo show #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend andato in onda a novembre 2011.
La “critica televisiva” dovrebbe essere l’attenta e dettagliata analisi di un prodotto tv, con la presentazione dei contenuti e la valutazione degli stessi. Il verbo “criticare” viene dal greco antico e significa scegliere, selezionare, distinguere. Per cui scrivere un pezzo di critica su un qualsiasi evento televisivo, è operazione che dovrebbe innanzitutto inquadrare il programma nel generale contesto del piccolo schermo. Poi bisogna separare, a parere del critico, i segmenti che funzionano da quelli meno efficaci, spiegando per entrambi i motivi, e successivamente fornire delle indicazioni su come migliorare la qualità.
Per il secondo anno consecutivo La prova del cuoco di Antonella Clerici, è abbinato alla Lotteria Italia, un tempo chiamata di Capodanno. La principale lotteria made in Italy ha subito un ridimensionamento di enormi proporzioni in tv, passando dal connubio con trasmissioni prestigiose come Canzonissima, Fantastico e più recentemente Carramba che fortuna! in onda in prima serata, al cooking show del day time di Rai1.
Si è rivelato, nel corso degli anni, un conduttore rassicurante e familiare, gradito ad un target di pubblico trasversale che lo segue con costanza. Carlo Conti, nell’ultimo anno, è divenuto una sorta di Re Mida per il piccolo schermo di viale Mazzini. E’ l’uomo della tradizione che, se pure azzarda un cambiamento, non si discosta mai da un’eleganza e una professionalità vecchia maniera. Insomma Carlo Conti, per la Rai sembra proprio l’uomo per tutte le stagioni televisive. O quasi.
I social network hanno conquistato un ruolo sempre più importante nella gestione della tv. E’ questa la novità che, nel 2013, è destinata ad assumere connotazioni sempre più coinvolgenti e significative. Twitter, soprattutto, si è ritagliato uno spazio determinante nel mondo del piccolo schermo, al punto da essere una cassa di risonanza per programmi, personaggi, fiction, eventi e non solo.
Quali sono i personaggi del 2012 sopravvalutati rispetto alle proprie capacità professionali? Chi sono i Vip che, a dispetto di non eccelse doti professionali si sono trovati al centro delle attenzioni dei mass media e sono stati osannati come vere e proprie divinità nei templi televisivi? Abbiamo fatto un’accurata inchiesta su Twitter, il social network per eccellenza del piccolo schermo e abbiamo scoperto che il popolo del “cinguettio” fa una disanima molto spassionata e puntuale delle doti artistiche di determinate signore del jet set televisivo e giudica con altrettanta accuratezza critica personaggi maschili apparentemente ben considerati. Ecco i bocciati eccellenti e le motivazioni
Non è una sorpresa: le trasmissioni che in tv si occupano di politica, stanno riscuotendo un notevole gradimento di pubblico. Contrariamente a quanto ci si attendeva, il degrado di molti valori e la scoperta di scandali in troppi settori della pubblica amministrazione, non hanno portato all’allontanamento del pubblico dai programmi che si interessano di politica. Ultimo esempio, in ordine di tempo, la lunga domenica del 23 dicembre, inziata con la conferenza stampa di fine anno di Mario Monti e conclusasi con l’intervista a Massimo D’Alema all’interno di Che tempo che fa.
La conclusione della stagione televisiva, iniziata lo scorso otto settembre con la sfida tra Antonella Clerici e Maria De Filippi, spinge a qualche riflessione . Poche le novità evidenziate soprattutto dalla tv generalista che si è fossilizzata su schemi e format acquisiti e non è riuscita a valorizzare l’unico format nuovo, ovvero l’adventure show Pechino Express che, in onda su Rai2, non ha mai sfiorato il 10% d’audience.