Oramai la corsa all’Auditel non conosce ostacoli. Per conquistare audience si ricorre ad ogni espediente incuranti del rispetto che si deve ai telespettatori, soprattutto ai più giovani. Programmi come Quarto grado, Amore criminale non sono più soli nel panorama televisivo: oramai tutta la settimana è occupata da casi di cronaca che non risparmiano neppure la domenica pomeriggio. La cronaca nera, vero e proprio killer della programmazione, ha ammazzato l’intrattenimento.
Mancano oramai solo quattro puntate alla fine di XFactor 6. E già si può stilare un primo approssimato, bilancio di questa seconda edizione targata Sky. Innanzitutto il talent show continua ad essere sbilanciato sui quattro giudici di gara, Morgan, Simona Ventura, Elio e Arisa, che adesso, nella fase più calda della gara, fanno di tutto per portare in finale i propri cantanti. Inoltre le potenzialità artistiche dei partecipanti sono apparse quasi subito di notevole livello.
E’ stato un vero fenomeno sociale. E dopo dodici anni continua a catturare l’interesse del pubblico giovanile e non solo,restando uno dei programmi televisivi più seguiti. Amici con un bagaglio di gradimento e di successi d’audience, torna in tv anche quest’anno con la dodicesima edizione. Si inizia, come tradizione, il pomeriggio alle 14,10 su Canale 5 dal 24 novembre. E si approda, nel 2013, in prima serata.
Troppo affollato di talk show politici il lunedì sera. Su Raitre imperversa Fabio Fazio che, come in una sacrestia, gestisce Che tempo che fa, dispensando incenso a destra e a manca in egual maniera. Su Retequattro Paolo Del Debbio è il padrone di casa di Quinta colonna. E su La7, Gad Lerner è lo storico padrone di casa de L’Infedele.
No davvero, così proprio non va. Con la chiusura di Parliamone in famiglia, Rai2 sembra essere divenuta un contenitore per serie statunitensi, soprattutto nella fascia dell’immediato pomeriggio che si allunga fino al Tg2 delle 20,30. Con l’aggravante di aver inserito alle 14 un programma, Selz, che è la rivisitazione, in chiave autunnale, di tutte le repliche estive basate sull’amarcord.
Tradizionalmente Radio2 è l’emittente dedicata all’intrattenimento. In particolare, ha consacrato come trasmissioni cult appuntamenti oramai imperdibili come Il ruggito del coniglio condotto da Antonello Dose e Marco Presta che quest’anno è giunto al diciottesimo anno di programmazione. Subito dopo, è in onda la felice scelta di quest’anno: Chiambretti ore 10, nuovo rendez vous con l’enfant terriible della tv prestato con successo alla Radio. Infine, a completare la mattinata di intrattenimento, arriva SuperMax con Max Giusti padrone di casa.
I bambini sono sempre più protagonisti della tv dei grandi. Non bastavano trasmissioni in prima serata come Ti lascio una canzone, recentemente al centro di polemiche, per la severità della gara canora, adesso i principali programmi della tv generalista si sono lanciati, famelici e assetatati di audience, sulla vicenda del bambino di Cittadella prelevato dalla scuola dalle forze dell’ordine. Una storia che ha colpito in maniera drammatica tutti ma che purtroppo, è stata, ed è ancora, strumentalizzata ferocemente dai mass media.
Ho molto apprezzato l’esperimento realizzato, questa estate da Rai Gulp: il canale free del digitale terrestre, ha mandato in onda le repliche di Flight 29 down, serie ispirata a Lost, fiction cult a livello planetario. Utilizzando la stessa struttura narrativa di Lost, il serial si rivolge, però, ai giovanissimi, gli under 18. Più volte riproposta su Rai2 in passato, ma solo parzialmente, la fiction ha conquistato gli adolescenti americani in un periodo particolare: quando ancora non era andato in onda il finale definitivo di Lost.
L’access time di Rai1 e Canale 5 ha proposto, questa estate, due generi completamente differenti: Techetechetè, amarcord della tv del passato e Veline, casting itinerante per la scelta delle due nuove “assistenti” di Striscia la notizia. A me Techetechetè mette malinconia: pur rappresentando una tv ancora viva e di qualità, fatta da grandi professionisti, evoca l’album dei ricordi. Inevitabilmente, ci si rende conto che i personaggi (molti dei quali sono scomparsi) risultano incasellati in epoche del passato. Farli rividere tutte le sere, per tre mesi, alla fine diventa un appuntamento di mestizia dinanzi al quale si tenta la fuga. Certo il mini programma ha un suo pubblico, meno giovane, che ritrova molti dei propri ricordi proprio in quelle immagini datate. E ciò ne spiega il successo anche in termini d’audience. La platea di Rai1 è tradizionalmente più anzianta di quella di Canale 5 che con Veline propone un sogno giovanile.
La cronaca nera lo ha consacrato tra le eccellenze dell’Auditel per Retequattro. Scavando nell’attualità popolata di morti ammazzati con indagini ancora in corso, interpretando i nuovi desiderata del pubblico nazional- popolare, Salvo Sottile è divenuto un personaggio. O meglio il personaggio, esperto di delitti, di cadaveri che reclamano giustizia, di tribunali, di prove testimoniali. Si è circondato di inviati speciali che, sui luoghi del delitto, raccolgono notizie in esclusiva da comunicare, come scoop, in diretta.
Con questi ingredienti, Quarto grado si è rivelato subito un programma di grande appeal. Salvo Sottile è riuscito a captare la metamorfosi del pubblico di Retequattro che alla vecchia, obsoleta telenovela, sta sostituendo la curiosità, spesso morbosa, per la cronaca nera.