E’ davvero impresa ardua trovare un quid di novità nella serie La porta rossa di cui è andata in onda su Rai 2 la prima puntata mercoledì 22 febbraio. E’ incredibile constatare come il racconto sia un condensato di luoghi comuni e di “speculazioni” spettacolari ispirate a celebri pellicole cinematografiche americane. E il riferimento va subito a Ghost il noto film del 1990 interpretato da Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg.
Una puntata lunga, troppo lunga, quasi per farsi perdonare quei 90 minuti concessi al povero Gianluca Semprini con Politics. Fu un esperimento devastante che ha affossato il talk show del martedì sera di Rai3. Adesso Bianca Berlinguer prova a ripartire da zero con la versione in prima time di #cartabianca. Il primo assaggio del nuovo appuntamento si è avuto il 21 febbraio.
I buoni sentimenti, le emozioni forti, il senso di giustizia: sono alla base delle storie televisive interpretate tradizionalmente da Giuseppe Fiorello. Non fa eccezione I fantasmi di Portopalo, la miniserie di cui è andata in onda la prima puntata lunedì 20 febbraio. Eravamo su Rai1, la casa privilegiata scelta dall’attore per riproporre, fiction dopo fiction, vicende di impegno civile.
Requisito fondamentale: suscitare commozione, meglio ancora avere un disagio familiare o personale. Requisito opzionale: dimostrare una certa familiarità con il canto. E’ questa la vera formula alla base del nuovo programma Standing ovation la cui prima puntata è andata in onda su Rai1 venerdì 17 febbraio.
Una sceneggiatura superficiale e flebile che si è limitata a raccontare in rapida successione, gli eventi principali della vita della protagonista. Un racconto freddo, senz’anima, senza calore umano, senza quell’amore, rincorso disperatamente dalla grande artista per tutta la vita.
Grandi aspettative, amplificate da un battage pubblicitario di enormi dimensioni. Il punto più alto è stato raggiunto sul palcoscenico dell’Ariston di Sanremo con la presenza delle tre protagoniste femminili: Diana del Bufalo, Alessandra Mastronardi e Giusi Buscemi. Parliamo dell’attesissima serie C’era una volta Studio Uno di cui è andata in onda, lunedì 13 febbraio, la prima delle due puntate.
Si è concluso il “trittico sanremese” di Carlo Conti. Il conduttore ha gestito l’ultima serata della 67esima kermesse canora accanto ad una Maria de Filippi prestata a Rai1 per gentile concessione dell’editore Mediaset.La quinta ed ultima serata di Sanremo 2017 ha voluto assolutamente distinguersi dalle precedenti per le atmosfere che Carlo Conti ha cercato di rendere il più possibile spettacolari.
Debole strutturalmente e privo di efficacia il monologo di Maurizio Crozza. Inutile, addirittura irritante la presenza di Marica Pellegrinelli per la quale si è cercato un ruolo solo perchè è la moglie di Eros Ramazzotti.E poi la credibile ma non perfetta parodia di Sandra Milo fatta da Virginia Raffaele, il “ritrovamento” di Beppe Vessicchio in prima fila, l’arrivo del Commissario Montalbano (al secolo Luca Zingaretti) che si mette pure a cantare. Tutto questo, e molto altro ancora, è accaduto nella quarta serata del festival di Sanremo 2017, andata in onda venerdì 10 febbraio su Rai1.
La terza serata del Festival di Sanremo è tradizionalmente una sorta di spartiacque tra l’inizio e la fine della kermesse canora. Già dal giorno dopo venerdì, infatti, viene proclamato il vincitore della manifestazione nella sezione Nuove Proposte. L’appuntamento con le cover, interpretate dai Big in gara nella 67esima edizione della kermesse canora, ha deluso le aspettative della vigilia.
L’inizio sembrava struggente per l’intensità dell’amarcord legato alla carrellata dei principali motivi sanremesi. Un incipit di buon auspicio che ha evocato gli anni migliori della kermesse. Peccato, però, che i successivi venti minuti, ai quali si è aggiunta anche la pubblicità, abbiano smorzato l’emozione. Soltanto dopo è iniziata la prima puntata della 67esima edizione del Festival di Sanremo.