Il programma ha attinto a piene mani dalla tradizione del varietà italiano. L’ha amplificata e spettacolarizzata grazie a una scenografia mastodontica che avrebbe dovuto riprodurre la “casetta” italiana di Mika coach di X Factor in momentaneo permesso. Stasera Casa Mika è uno show dalle ingenti pretese che ha fatto della grandeur la sua cifra caratteristica. La prima puntata andata in onda mercoledì 16 novembre, ha evidenziato la chiara volontà di Rai2 di offrire all’artista targato Sky, quattro puntate all’insegna della megalomania.
Quando l’obiettivo da raggiungere è comunicare un messaggio di speranza e di cambiamento positivo per il bene dei bambini e della scuola, si è portati a tralasciare eventuali superficialità ed errori. Questa è la sensazione suscitata nei telespettatori dopo la visione del film tv La classe degli asini, andato in onda su Rai1 lunedì 14 novembre, in prima serata.
Marco Bocci è Solo. E mai titolo di fiction fu più appropriato. Solo con atteggiamenti già visti infinite volte nella fiction targata Mediaset. Solo a cercare di difendere la propria credibilità professionale compromessa dall’interpretazione di personaggi sbagliati. Si chiama proprio “Solo” la nuova serie in quattro puntate di cui la prima è andata in onda su Canale 5 mercoledì 9 novembre.
Un’angoscia che attanaglia ogni fibra del corpo e non lascia adito a nessuna speranza. Un immobilismo totale della padrona di casa, Asia Argento, imprigionata in un ruolo e in un linguaggio che evocano atmosfere da tragedia greca senza averne il pathos. Cupa, inesorabile, la conduzione, fredda e senza alcun palpito di coinvolgimento. E’ cambiato Amore criminale, o meglio è stato stravolto. Era evidente nella prima puntata andata in onda venerdì 4 novembre, in prima serata su Rai3.
Un Papa spietato, arrogante, intransigente, irritabile, vendicativo, dotato di una memoria prodigiosa. Caratteristiche che vengono da un passato di sofferenze vissute per la sua condizione di bambino abbandonato dai genitori in un orfanatrofio. Un contorno di cardinali, eminenze, religiosi tratteggiati con efficacia scenica: alcuni volti apparivano, a tratti, quasi mutuati dai più celebri dipinti di Goya.
Gli sceneggiatori hanno voluto usufruire della macchina del tempo andando avanti e indietro di venti anni nel racconto della storia de I Medici, la potente famiglia di banchieri fiorentini. Primo risultato deludente: una evidente difficoltà di comprensione nello svolgersi degli eventi per il normale telespettatore che può avere un attimo di distrazione e non accorgersi della scritta che avverte del salto temporale.
E’ stato un impatto deludente: la prima puntata di Dieci cose, il nuovo programma del sabato sera di Rai1 condotto da Flavio Insinna e Federico Russo, si è rivelata un mix di ingredienti vecchi, dejà vu. La formula è stata appesantita dai soliti obsoleti elementi spettacolari, da ospiti che passano disinvoltamente da una rete all’altra, da un chiacchierarsi addosso che ha soltanto distolto l’attenzione del telespettatore.
È tornato in una televisione radicalmente cambiata dall’ultima volta di cui ne era stato protagonista. Ma Pippo Baudo, nonostante l’evidente emozione dell’esordio, ha cercato di imprimere alla sua Domenica In il marchio dell’intrattenimento sobrio ed elegante.
Concluse le prime tre puntate di X Factor 10, si stanno definendo i concorrenti che accedono ai Bootcamp. Ma questi appuntamenti sono bastati per avere un’idea esaustiva del comportamento della nuova giuria composta da Arisa, Fedez, Manuel Agnelli e Alvaro Soler e di come si sia evoluto il format del talent show dalla scorsa edizione ad oggi.
Le tematiche sono sempre le stesse e la delusione è stata forte. L’Allieva, la nuova serie di Rai1 uno che ha debuttato martedì 27 settembre in prima serata, non si è discostata dalla classica fiction standardizzata ed obsoleta di Viale Mazzini. Con in più l’aggravante che Alessandra Mastronardi, la protagonista nel ruolo di Alice Allevi, non riesce a discostarsi dal suo ruolo nella fiction “I Cesaroni” a cui deve la grande notorietà.