Lunghissima ed estenuante da seguire, la prima puntata di Piazzapulita su La7 che ha chiuso i battenti addirittura dopo l’una di notte. Corrado Formigli ha iniziato il talk show con ritardo per il protrarsi di Otto e mezzo che aveva come ospite il Premier Renzi. Ma ciò non giustifica la dilatazione del programma a notte fonda, ben oltre i limiti della sopportazione. Si potevano gestire meglio i tempi del dibattito per consentire alle inserzioni pubblicitarie di andare in onda. E magari il conduttore, per una volta, poteva rinunciare a quell’atteggiamento pretenzioso e da primo della classe che lo contraddistingue e del quale sembra proprio non voler fare a meno. Lo ha dimostrato continuando imperterrito ad andare avanti nonostante l’ora tarda.
Nessuna novità, niente di nuovo neppure nella composizione delle coppie. Tutto rispetta il classico stile visto troppe volte per non essere oramai obsoleto. Cambiano i luoghi e l’itinerario, il cast si aggiorna con nuovi personaggi, si attraversano i continenti e gli oceani, ma Pechino Express non riesce più a comunicare la pur minima emozione.
Albano Carrisi e Romina Power sono tornati in video il 6 e il 13 agosto per le ultime due puntate di Così lontani così vicini. Questi due appuntamenti erano stati sospesi da Rai Uno lo scorso febbraio per mancanza assoluta di ascolti.
Dopo due puntate andate in onda giovedì 21 luglio e lo scorso 14 luglio, “Supereroi” ha dimostrato di essere un programma imbarazzante. Pensavamo potesse essere un appuntamento dai toni leggeri in grado di coniugare la conoscenza di personaggi noti del mondo dello spettacolo ad un intrattenimento brillante e familiare.
Far passare una miscellanea di vecchi show per un nuovo programma all’esordio nella torrida e sonnolenta estate televisiva, evidenzia, ancora una volta, la mancanza di rispetto verso i telespettatori. Affogati da repliche, sommersi da una miriade di amarcord, prigionieri di film, telefilm, soap opera che non hanno alcun valore, gli spettatori di Rai1 hanno assistito all’ennesima presa in giro: Visto non visto- che spettacolo il nuovo appuntamento all’esordio oggi domenica 19 luglio alle 15 su Rai1.
La prima, netta sensazione è la ostentata superiorità di Gianni Riotta che si è posto su un piedistallo e ha diretto a suo piacimento 47 35 Parallelo Italia, il talk show di cui è conduttore dal 14 luglio in prima serata su Rai3. Inutile che il giornalista puntualizzi stizzito, nel corso della prima puntata “ci abbiamo messo sei mesi per differenziare Parallelo Italia da un talk”. Inutile perchè il programma che evoca volutamente le atmosfere di Milano- Italia, in effetti è molto vicino a Ballarò e a qualsiasi altro talk.
Legge Boccaccio, recita Palazzeschi, commenta i suoi spettacoli, evoca episodi che lo riguardano, svela curiosità sui principali personaggi del mondo della cultura. Dinanzi ai telespettatori scorre, cone in una pellicola cinematografica, la storia del grande teatro e del migliore spettacolo italiano. Tutto grazie ad un solo uomo in studio che con ironia e garbo riesce a rendere accessibile nozioni e testi altrimenti relegati negli anfratti delle tv tematiche. Questo signore, perfetta quintessenza del gentiluomo d’altri tempi, con il suo paipillon e il sorriso moderatamente ironico è Paolo Poli.
Quattordici lunghe puntate all’insegna di intrighi, misteri, morti, sangue, omicidi, bugie. Quattordici puntate nel corso delle quali è stato difficile individuare i confini tra il bene e il male, l’illecito e il lecito. Una lunga stagione dominata da passioni nascoste, rancori, odi. Il tutto in atmosfere torbide, mai trasparenti.
L’idea è sicuramente originale: mandare un personaggio noto, ma non televisivamente inflazionato, alla ricerca di oggetti rari e introvabili nei mercatini italiani, a casa dei collezionisti, nelle cantine o nelle soffitte nelle quali i nostri connazionali conservano di tutto. Se il personaggio è Massimiliano Pani, davvero nuovo a simili esperienze, più vicine ad un canale tematico che alla rete leader di viale Mazzini, la curiosità è ancora maggiore.
Rai Uno, che a detta della Presidente Anna Maria Tarantola seguirà l’Expo 2015 per tutti i sei mesi di durata, ha mandato in onda ieri alle 19,45 – passando poi la diretta in Mondovisione attraverso otto satelliti – la “Turandot” (1926) di Giacomo Puccini nel Teatro alla Scala di Milano, eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala e dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, dirette da Riccardo Chailly che vi debuttava con la sua accurata calligrafia come direttore principale.