Una comicità senz’anima, banale, a doppi sensi espliciti. Un linguaggio obsoleto, che ricorre alla risata grossolana, troppo spesso anche volgare. Un dejà vu che non avremmo mai più voluto vedere.Questa è stata l’impressione sulla prima puntata di Zelig, andata in onda giovedì 9 ottobre in prima serata su Canale 5. A salvare il cabaret targato Mediaset, nella serata d’esordio, è stata Michelle Hunziker, padrona di casa insieme a Rocco Papaleo.
Alla luce dei risultati dell’Auditel di sabato 4 settembre sembra finita l’epoca del predomio di Canale 5 su Rai1 nel week end. Dati alla mano: la prima puntata di Ballando con le stelle, andata in onda sulla rete leader di viale Mazzini, ha conquistato il 24,13% di share. Tu si que vales, in concorrenza su Canale 5 ha portato alla rete il 20,01%. Quattro punti di share che staccano lo show ballerino dalle performance dei soliti “dilettanti allo sbaraglio” valutati dalla triade Scotti. De Filippi- Zerbi a cui si è aggiunto Francesco Totti.
E’ andata in onda la prima puntata di L’Arena, il talk show politico condotto da Massimo Giletti nel pomeriggio domenicale. Tutto sembrava identico al passato, formula vincente non si cambia. Ma il timore che la recente deriva dei talk show potesse travolgere anche L’Arena, deve aver fatto presa sul conduttore che si è affrettato ad ammiccare al gossip fresco di giornata: le nozze di George Clooney.
Lo schema è sempre lo stesso, ma questa volta si son voluti innestare nelle storie raccontate altri ingredienti con l’obiettivo di sterzare ulteriormente sull’attualità e sulle tematiche giovanili.Si è notato questo ed altro ancora nella puntata d’esordio della terza serie di Che Dio ci aiuti.
Made in Sud, show della comicità napoletana, ha sempre avuto una propria dignità basata su una sorta di filosofia comica che ha guardato con particolare attenzione alle mode e all’attualità. Una comicità di costume il cui pregio è stato di aver intercettato i gusti e le tendenze delle nuove generazioni. Questa caratteristica di essere al passo con i tempi ne ha fatto la differenza e l’ha salvato da un decadimento televisivo precoce contrariamente a quanto è accaduto con Zelig.
Lo schema non cambia: è quello collaudato del programma la cui parte migliore sono i servizi degli inviati. Da Nadia Toffa a Luigi Pelazza, da Giulio Golia a Filippo Roma, solo per citare alcuni nomi, le inchieste sul territorio non solo italiano, si susseguono a ritmo serrato. Sono caratterizzate dallo spirito incisivo e dalla caparbietà con cui inseguono gli obiettivi che si sono proposti: portare alla luce situazioni incivili, drammatiche, smascherare i soliti furbetti che sfruttano qualsiasi occasione per imbrogliare e carpire la fiducia degli altri.
Sembrava dovessero andare alla battaglia del secolo: da tempo ognuno studiava strategie, monitorava e controllava l’avversario. Massimo Giannini prometteva solo qualità non rincorsa all’audience. Giovanni Floris annunciava una rivoluzione in positivo. Alla fine sono scesi in campo: l’un contro l’altro armati, decisi a primeggiare, nonostante le parole di improbabile stima reciproca. Si è consumata così la prima guerra dell’Auditel tra il nuovo Ballarò con la conduzione di Massimo Giannini e diMartedì, il talk show fotocopia del vecchio Ballarò presentato per dodici anni su Rai3 dallo stesso Floris. Lo scontro si è consumato martedì 16 settembre in prima serata.
L’esordio della seconda stagione di Sogno e son desto non ha deluso le aspettative del pubblico generalista di Rai1. Quel pubblico non più giovanissimo che trova nella voce e nelle canzoni di Massimo Ranieri, il conduttore, atmosfere ben note, simili a quelle che evocano programmi come Techetechetè. Sinceramente la sterzata verso il pop per il coinvolgimento di un pubblico giovane, non si è notata.
Da professionista del palcoscenico, Carlo Conti ha gestito l’esordio di Tale e quale show su Rai1 con grande padronanza e disinvoltura, sicuro di imprimere allo spettacolo ritmo e sveltezza. Così ci si aspettava una prima puntata senza difetti, impeccabile, all’insegna della leggerezza e della costante curiosità da parte del pubblico.
Il tam tam pubblicitario è stato incalzante, soprattutto per il ritorno sul set di Loretta Goggi. C’erano grandi aspettative sulla nuova fiction Un’altra vita di cui la prima puntata è andata in onda l’11 settembre su Rai1. Tanti i protagonisti: da Vanessa Incontrada, perfetta nella sua staticità recitativa a Loretta Goggi che cerca di riappropriarsi del suo ruolo di attrice, fino a Cesare Bocci che tenta di calarsi con credibilità nel ruolo del medico corrotto e del marito fedifrago. C’è poi Daniele Liotti che interpreta Antonio, il cosiddetto “uomo del destino” della dottoressa Emma, il classico bello dal fisico statuario.