Ancora una volta Morgan ha atteso quasi l’ultimo momento per ufficializzare la sua partecipazione a X Factor 7. Un comportamento ambivalente nei confronti del talent show al quale deve la grande popolarità televisiva che si ripete puntualmente ogni anno. Questa volta ha sciolto la riserva dinanzi ai microfoni di SkyTg24, in un intervento ch ha anticipato l’intervista integrale trasmessa su Sky Uno HD all’interno dello speciale Morgan-riparto da qui.
Abbiamo atteso la seconda serata di messa in onda, prima di dare una valutazione del nuovo Carosello reloaded tornato in video dopo 36 anni. L’impressione,infatti, subito dopo l’esordio, è stata di grande delusione. Considerando la incredibile mobilitazione di tutte le forze Rai per “pubblicizzare” l’avvenimento, ci si attendeva un prodotto di maggiore qualità.
Rimpiangere Francesco Pannofino, ma soprattutto la fresca e ironica verve di Virginia Raffaele. Sembrava impossibile e invece è accaduto, grazie a Geppy Cucciari. Catapultata da sola, sul palcoscenico del concertone del Primo Maggio, come conduttrice, la comica di La7 forse credeva di trovarsi ancora a Le invasioni barbariche. E, a causa anche di un eccesso di bifidus “anti” regularis che ne ha stravolto il comportamento, è apparsa oltremodo nervosa, impacciata ed è caduta in troppe gaffe. Ma cominciamo dal principio.
La prima puntata de La terra dei cuochi, andata in onda venerdì 26 aprile su Rai1, ha messo subito in evidenza un programma di cucina basato su ricette semplici e su una serie di piatti molto popolari e di non grande difficoltà. Anche i personaggi non noti che si cimentavano ai fornelli accompagnati da un Vip, hanno dimostrato semplicità e schiettezza quasi caserecce, a testimonianza che la perfezione della haute cuisine non è la loro caratteristica e neppure quella del cooking show. Gli aspiranti chef si sono comportati come se cucinassero nella cucina di casa.
La delusione è stata grande, ma non inaspettata. Il format La terra dei cuochi non funziona. E Antonella Clerici non è mai sembrata così poco convinta di quanto si svolgeva (rigorosamente in differita) sotto i suoi occhi. La prima puntata del nuovo cooking show di Rai1 è andata in onda venerdì sera. L’Auditel le ha consegnato il 14,40% di share e 3.547.000 spettatori. Bottino ben scarso per il prime time della rete ammiraglia di viale Mazzini, destinato ad assottigliarsi nel tempo.
C’è qualcosa di differente in questa nuova serie de Il Commissario Montalbano. E non parliamo della maggiore sensibilità del poliziotto, interpretato da Luca Zingaretti, verso la bellezza femminile, o della sceneggiatura delle singole storie che procede a ritmi più lenti, quasi risentisse del caldo sole siciliano e della tendenza a vivere in maniera meno frenetica. Non parliamo neppure della singolare presenza di Andrea Camilleri all’inizio di ogni puntata.
Le invasioni barbariche si sono finalmente ritirate. E almeno fino al prossimo autunno non faranno più alcun danno. La condottiera Daria Bignardi, quasi mai imparziale, dovrà adesso tacere. Fino alla presentazione dei prossimi palinsesti, sempre ammesso che il nuovo editore de La7, Urbano Cairo, decida di riconfermare il programma.
Non è il remake di In nome del Papa Re, ma la versione televisiva della pellicola, interpretata nel 1977 da Nino Manfredi con la regia di Luigi Magni. Con questa etichetta, arriva in video la fiction L’ultimo papa Re in onda lunedì 8 e martedì 9 aprile su Rai1 in prima serata. Protagonista nel ruolo del cardinale Colombo, che fu di Nino Manfredi, c’è Gigi Proietti. Abbiamo visto in anteprima la miniserie.
Si è conclusa la prima sfida di tarda primavera tra Rai1 e Canale 5. In particolare tra “Altrimenti ci arrabbiamo” di cui andranno in onda complessivamente quattro puntate e la dodicesima edizione di “Amici”. Ancora una volta si son trovate contro Milly Carlucci e Maria De Filippi. Nell’immediata vigilia la Carlucci sottolineava che non si trattava di “sfida”, non si poteva sfidare un programma forte e collaudato come il talent show di Canale 5. Poi qualcosa è cambiato, il giorno dopo, quando sono arrivati i dati di ascolto.
Si è conclusa il primo aprile la stagione 2013 di Zelig Circus. E, per lo show espressione della nuove tendenze comiche italiane, è tempo di bilanci che non sono positivi. Innanzitutto l’edizione da poco finita non è stata all’altezza delle precedenti e non solo per l’uscita di scena di Claudio Bisio, considerato una sorta di “padre fondatore” del prestigioso cabaret di Canale 5.