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Guanciale è un commissario che indaga sulla sua morte, avvenuta nel corso di un’operazione anticrimine. Il suo personaggio, Leonardo Cagliostro, continuerà ad essere presente nella realtà in un’altra veste, in un’altra condizione. Oltrepassare quella affascinante “porta rossa” significherebbe raggiungere l’aldilà e perdere, per sempre, la sua scommessa e sua moglie Anna (Gabriella Pession).
Abbiamo incontrato Lino Guanciale a margine della conferenza stampa di presentazione della fiction.
“Si sa poco della biografia di Cagliostro: è orfano, svolge bene il suo lavoro, in una delle sue incursioni perde la vita, ma paradossalmente nell’aldilà ha un punto di vista privilegiato”: così Lino Guanciale presenta il suo personaggio.
“Il fatto di stare in mezzo ai miei colleghi senza che loro mi potessero sentire è stato divertentissimo – ironizza l’attore – Lancerò un messaggio sui social “Secondo voi come sono scomparso qui”.
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Guanciale ritrova la Pession, con cui ha già collaborato in passato, ed Elia: “Ormai si fa quasi compagnia fissa. Si cresce insieme, è un valore per l’azienda. Devo molto a Gabriella, ci sono stati territori emotivi in cui mi ha guidato lei”.
Nel futuro dell’attore c’è un film in uscita, un’action comedy ambientata a Napoli.
“La porta rossa” è una coproduzione Rai Fiction – VelaFilm, per la regia di Carmine Elia, già direttore de “Il Sistema”, di cui era stata annunciata anche la seconda stagione che invece, successivamente, non è stata rinnovata.
Ritroveremo Lino Guanciale nella nuova stagione di “Che Dio ci aiuti 5”? Scopritelo con la nostra intervista.