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Gli argomenti che saranno affrontati rappresentano tematiche di grande attualità, come le infiltrazioni mafiose nei principali centri di potere economico e finanziario italiano.
Al centro della guerra spietata che ci sarà e coinvolgerà Calcaterra e la squadra Duomo, c’è una gigantesca infrastruttura energetica internazionale che dovrà essere costruita in Sicilia.
Il business è appetibile e tutti cercano in tutti i modi possibili di accaparrarselo.
La squadra Duomo al momento non può contare sull’apporto del vicequestore Calcaterra (Marco Bocci) perché è ancora in mano ai rapitori. Ma c’è bisogno di un capo che possa prendere in mano le redini della Duomo e agire in modo da bloccare qualunque infiltrazione mafiosa nell’affare siciliano.
L’uomo che viene scelto è un nuovo, abile, vicequestore: Davide Tempofosco (Giovanni Scifoni). Poiché le implicazioni economico-finanziarie sono molto importanti e variamente frastagliate, il nuovo vicequestore chiamerà al suo fianco un’esperta analista finanziaria, Anna Cantalupo (Daniela Marra).
Tempo qualche puntata, che si scoprirà che la storia personale dell’esperta finanziaria si intreccia in maniera inaspettata e imprevedibile con le indagini che sta conducendo la Duomo.
I poliziotti sono impegnati a coprire l’identità di un misterioso criminale soprannominato “il broker”. L’uomo, persona di fiducia della mafia locale, gestisce il riciclaggio di denaro sporco dei principali esponenti della criminalità organizzata. Il “broker” è talmente noto per le sue capacità, che tutte le principali famiglie mafiose della Sicilia si contendono i suoi favori. E, prime fra tutte, ci sono le famiglie emergenti dei Maglio e dei Corvo. In quest’ambito ci sarà un notevolissimo conflitto, che già dalla prima puntata sfocerà in una sorta di carneficina.
La settima stagione di Squadra Antimafia infatti, sarà ancora di più all’insegna di un notevolissimo spargimenti di sangue: gli affari sono troppo importanti e la parola d’ordine è “non guardare in faccia a nessuno, pur di raggiungere l’obiettivo prefisso”.
Tutte le mosse criminali per accaparrarsi l’affare siciliano, hanno una ben determinata legge occulta: è quella di Filippo De Silva, che ancora una volta mette in opera le sue manovre muovendosi tra mafia, servizi segreti e poteri forti in una girandola di colpi di scena davvero imprevedibili.
Dunque c’è da aspettarsi di tutto, in una settima serie nel corso della quale i telespettatori vedranno molto meno all’opera il vicequestore Domenico Calcaterra. Marco Bocci infatti, lentamente uscirà dalla serie e sarà proprio Giovanni Scifoni nel ruolo di Davide Cantalupo a sostituirlo.
Questa sera vedremo quale sarà l’impatto del nuovo vicequestore sul pubblico affezionato a Squadra Antimafia.