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Ve ne proporremo una nuova ogni venerdì fino al 16 ottobre. Vi abbiamo già presentato Bloodline e Grace & Frankie. Siete pronti a scoprirle tutte? Ecco a voi la terza: Marco Polo.
Genere:Drammatico, storico
Network:Netflix
Stagioni:1° conclusa, rinnovato per la 2°
Episodi:10 da 60 minuti
Produttori: John Fusco (Oceano di Fuoco – Hidalgo e Spirit – Cavallo Selvaggio), Peter Friedlander (Marvel’sDaredevil e Sense8), Brett Conrad (The Killing e WaywardPines) e Robyn-Alain Feldman(Blue Bloods e Felicity)
Personaggi
– Marco Polo (Lorenzo Richelmy, I liceali e Sotto una buona stella) è il giovane figlio di un commerciante veneto che lo scambia per l’accesso alla Via della Seta
– Kublai Khan (BenedictWong, Redemption – Identità nascoste e Prometheus) è l’imperatore mongolo che regna su uno sconfinato impero che vuole allargare sconfiggendo la dinastia Song
– Imperatrice Chabi (Joan Chen, L’ultimo Imperatore e I segreti di Twin Peaks), imperatrice della dinastia Yuan, è la prima e prediletta moglie del Khan
– Principe Jingim (Remy Hill) è l’erede dell’impero mongolo che ha un rapporto conflittuale con il padre e una forte avversione per Marco Polo
– Kokachin (ZhuZhu, Cloud Atlas) è la giovane “Principessa Blu” della tribù mongola Bayaut, prigioniera del Kahn e donna amata da Marco Polo
– Centocchi (Tom Wu,Da Vinci’sDemons – Le invenzioni di Leonardoe Il Re Scorpione 2) è il monaco taoista cieco consigliere e capo dell’esercito del Khan e maestro di Marco Polo
– Ahmad (MareshJadu, I, Frankenstein), scaltro e arrivista, è il fidato ministro delle finanze del Khan
– JiaSidao (Chin Han, Arrow e Last Resort) è il cancelliere dell’impero Song, pronto a tutto pur di impossessarsi del potere
La trama
Siamo quasi alla fine del ‘200 e Venezia è uno dei più importanti snodi commerciali d’Italia e d’Europa, famoso soprattutto per la ricchezza dei mercanti provenienti dall’Oriente che vi fanno tappa. Tra di essi c’è Niccolò Polo, conosciuto e rispettato da tutti. Di ritorno da un lungo viaggio e in procinto di intraprenderne un altro con l’obiettivo di conquistarsi l’accesso alla Via della Seta, si unisce alla sua spedizione Marco, figlio che il mercante non ha mai trattato come tale. La navigazione e il cammino verso la corte del Khan, imperatore mongolo che regna sulle vie commerciali dell’Oriente, sembrano essere fin troppo dure e complicate per il giovane Marco che però si dimostra un uomo determinato, intelligente e volenteroso.
Arrivati alla corte del Khan i mercanti non riescono ad ottenere la tanto voluta autorizzazione per l’accesso ala Via della Seta e Niccolò scambia allora suo figlio per il lasciapassare. Abbandonato a corte Marco si troverà dapprima rinchiuso nelle prigioni e poi gradualmente accettato dal Kublai che, intrigato da questo giovane che non ha paura di esprimere il proprio pensiero, così diverso da quanto ascoltato fino ad allora, lo fa allenare e istruire dal suo fidato consigliere Centocchi.
La vita del Latino (così viene chiamato dai mongoli) cambia radicalmente e col passare del tempo si ritroverà a divenire una figura importante e rispettata dal Khan.
La fame di potere e di gloria dell’imperatore è inarrestabile e, nonostante la già immensa ricchezza e vastità del suo regno, Kublai vuole conquistare l’ultimo territorio della dinastia Song, l’ultimo baluardo dell’Impero Cinese, per poter così completare quanto desiderato e già tentato del nonno Gengis Khan. Dopo una lunga e approfondita pianificazione dell’attacco l’esercito mongolo si trova a doversi ritirare dal campo di battaglia e per Marco Polo sembra essere giunta la fine della sua permanenza a corte. Benvoluto e rispettato da molti degli uomini di fiducia del Khan gli verrà salvata la vita in cambio di una nuova strategia militare. Il suo impegno e la sua inventiva faranno vincere la battaglia ai mongoli.
Il giudizio
Purtroppo questa volta Netflix non ce l’ha fatta a lasciarmi a bocca aperta, questa è la prova che nessuno è perfetto e purtroppo non posso far altro che riconoscere le molte debolezze di questa serie.
Marco Polo, megaproduzione da svariati milioni di dollari (si dice siano 90), è sicuramente un prodotto affascinante e sapientemente realizzato ma anche lento e a tratti noioso. La storia inizia a interessare solo a metà del secondo episodio e lo fa comunque senza troppi slanci. Il gran numero di personaggi e la voglia di volerli caratterizzare tutti al massimorallenta l’azione e a tratti riesce addirittura a confondere. Seppur sia tutto rappresentato con un buon rispetto della storia non mancano le ovvie libertà narrative che portano trame amorose e arricchimenti romanzeschi.
Il cast ce la fa, gli attori si dimostrano tutti all’altezza e la precisione scenica enfatizza ampiamente il tutto. Ecco quindi quello che va giustamente riconosciuto a Marco Polo: la perfezione e bellezza d’insieme. Io personalmente non ho trovato una brutta inquadratura, scenografie e costumi sono eccezionali, ma in fondo si sa che Lilly Kilver(qui Series Production Designer, due volte nominata agli Oscar)è una certezza.
Un’altra certezza è l’abbondanza di scene molto violente e crude, contestualizzate ma forse troppo accentuate, come anche quelle di sesso e nudo che di certo non sono né poche né discrete. Diciamo che questo non è un programma per tutta la famiglia.
Lorenzo Richelmy è bravo e convincente, Pierfrancesco Favino (che interpreta suo padre) anche e dunque possiamo essere più che fieri di loro.
Credo che questa sia una serie che appassionerà chi ama i “polpettoni all’americana”, la ricchezza e la perfezione visiva, i dialoghi lunghi e approfondi, le storie che procedono con lentezza. Se ogni puntata fosse durata un po’ meno e non dedicasse ampio spazio a tutto e tutti forse l’avrei amata anche io. Purtroppo, invece,per me è stata solo la soluzione alle notti in cui faticavo ad addormentarmi.
Il trailer
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