Da lunedì 21 ottobre su Rai 3, Salvo Sottile torna con l’appuntamento settimanale con Prima dell’Alba il programma on the road prodotto da Stand by Me di Simona Ercolani. Cinque le puntate.
Il conduttore va alla scoperta dell’Italia notturna e di chi comincia a vivere quando gli altri vanno a dormire. Il viaggio esplora il mondo della notte dal lavoro al divertimento, dalla trasgressione alla cronaca fino al sociale. Si raccolgono storie incredibili e straordinarie, spesso sconosciute a chi vive di giorno.
Prima dell’alba – la puntata del 21 ottobre
La puntata del 21 ottobre di Prima dell’alba su Rai 3, si apre nel porto di Livorno, dove i manovali dei cantieri navali lavorano alla costruzione di lussuosi giga–yatch per sceicchi e grandi magnati.
Con Enrico, il capo cantiere, Salvo conosce il mondo della tecnologia unita all’estetica, alla creatività, all’amore per il mare che ha reso grande la marineria e l’industria italiana. Successivamente, Salvo Sottile entra nei sotterranei di Napoli dove, insieme al geologo Gianluca, scopre la Galleria Borbonica progettata da Ferdinando II come via di fuga e diventata poi rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale e deposito giudiziario comunale fino agli anni ’60.
Qualche anno fa Gianluca, con un team di colleghi e l’aiuto di volontari, ha riportato alla luce questo pezzo di storia napoletana, fino a oggi sepolta nel sottosuolo.
Sempre a Napoli, Salvo indaga sul diffuso fenomeno delle aggressioni a medici e infermieri negli ospedali e incontra alcune vittime di percosse e maltrattamenti da parte di parenti o amici dei pazienti. Tra questi, Manuel, medico del pronto intervento che ha creato la pagina “Nessuno tocchi Ippocrate” a sostegno della causa.
Sottile conosce poi Golden, una ragazza di Piacenza che, con la sua valigia rossa, gira il Nord Italia facendo la venditrice porta a porta di sex toys per donne in vere e proprie riunioni a domicilio.
Tornando a lavori antichi, mentre l’alba sta per sorgere, Salvo visita le cave di marmo di Carrara raccogliendo le storie toccanti di alcuni cavatori, le cui famiglie da generazioni portano avanti questo mestiere duro e rischioso, pilastro economico di questa terra.