Risale ad un anno fa la pioggia di polemiche che ha investito l’azienda dolciaria per il precedente spot sulle brioches. Veniva presentata una bambina in giardino che correva verso la madre chiedendole una colazione invitante in grado di coniugare leggerezza e golosità. Alla sua richiesta, la madre rispondeva: “Non esiste una colazione così, possa un asteroide colpirmi”. La predizione si avvera: la giovane mamma non riesce neppure a concludere la frase che il corpo roccioso le piomba addosso disintegrandola all’istante.
La nuova campagna pubblicitaria è ancora incentrata sulla famiglia – questa volta al completo- e punta di nuovo sulla colazione considerata il pasto più importante delle 24 ore in quanto deve fornire l’energia necessaria per affrontare la giornata.
La campagna pubblicitaria ha inserito nel messaggio elementi della letteratura e dell’horror comedy evocando atmosfere delle produzioni americane molto amate dalle new generation. Il richiamo a The Walking dead con i morti viventi è chiaro e immediato. Da qui la scelta di presentare la family dello spot come zombie che hanno bisogno di energia per tornare alla vita. Una energia che solo il Buondì Motta può fornire loro.
Ma procediamo con ordine:
Nella prima scena dello spot, un uomo passeggia con la bicicletta davanti ad una villetta con un cancello bianco, con la recinzione composta da siepi e con l’edera che scende sul balcone. E’ mattino presto, è tempo della colazione.
Una famiglia italiana media si è appena svegliata: tutti i componenti hanno l’aspetto dì zombie.Si muovono, camminano, si esprimono come i più noti “colleghi” della serialità made in USA. Hanno bisogno di tornare alla vita.
.Il nucleo famigliare, composto da madre, padre,un figlio e una figlia, si avvicina lentamente verso la confezione delle brioches. Qui è chiaramente insito, sia pure in maniera ironica, il riferimento all’unità della famiglia che si ritrova insieme, dinanzi al primo fondamentale pasto della giornata. Da sottolineare che nessuno ha tablet o telefonini, neppure i due ragazzi.
Il richiamo ai valori della famiglia e alla condivisione passa attraverso un piccolo Buondì in grado, in tale contesto, di assumere un significato che va anche oltre il mero aspetto nutrizionale. E si trasforma nell’oggetto del desiderio per il cui raggiungimento tutta la famiglia si unisce.
Seduti a tavola, in cucina, i quattro componenti esaltano il prodotto che coniuga leggerezza e golosità. Il padre, in quanto capofamiglia,ha il diritto di raggiungere, per primo, la confezione al centro del tavolo e prendere la merendina.
Quando infila la mano nella confezione, sbarra ulteriormente gli occhi, assume un atteggiamento di disperazione: le brioches sono finite.
La moglie fissa il marito e viene colta dalla medesima disperazione. La figlia sbatte la testa sul tavolo e il figlio cade, addirittura, giù dalla sedia.
Si intensifica e raggiunge il culmine, il messaggio dello spot: senza la colazione consumata con le classiche merendine non si può “vivere” perchè Il Buondì ti rimette al mondo.