Cominciamo con Quinta colonna che si divide in due parti. Nella prima parte, Paolo Del Debbio ospita in studio il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi che ieri pomeriggio era stato nel salotto festivo di Domenica live.
A pochi giorni dal referendum costituzionale del 4 dicembre, il governo sembra arrivato ad uno snodo fondamentale. Il Premier interviene con un’intervista a tutto campo sull’attualità politica nazionale e internazionale, alla vigilia di una tornata elettorale in cui milioni di italiani giudicheranno una riforma che porta il suo nome, insieme a quello del ministro Boschi.
Nella seconda parte, inoltre, il programma a cura di Raffaella Regoli aggiorna sull’accoglienza dei migranti in Italia, una vicenda che resta sempre in primo piano nel nostro Paese.
In studio, politici, giornalisti e persone comuni. Gli inviati del programma sono in diretta dalle piazze di Capalbio (Grosseto), Torino e Zerman (frazione di Mogliano Veneto, Treviso). Infine, Gene Gnocchi e i suoi interventi dissacranti.
Ed ecco analisi che Toni Capuozzo fa del referendum.
Domenica 4 dicembre si vota. Dal Dopoguerra ad oggi gli italiani sono stati chiamati ad esprimersi in consultazioni referendarie una settantina di volta. Dai referendum storici (Monarchia/Repubblica, aborto, divorzio) a quelli che non hanno nemmeno raggiunto il quorum, il referendum è stato un esercizio di democrazia diretta attraverso il quale è possibile, in filigrana, leggere la storia del Paese, i traumi, i mutamenti nei rapporti di forza tra i partiti, il crescente distacco tra eletti ed elettori.
È quello che prova a fare Terra! – il settimanale di Toni Capuozzo, nella puntata in onda questa sera lunedì 28 novembre, in seconda serata, su Retequattro – a partire da quel 2 giugno 1946 in cui il popolo italiano scelse la Repubblica.
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Da allora sono passati settant’anni. Un lungo periodo di tempo nel corso del quale il Paese è cambiato, spesso attraverso prove drammatiche.
I referendum, la risposta popolare ai quesiti di volta in volta proposti sono stati il sismografo che ha registrato questi cambiamenti.