La prima da citare è Squadra Antimafia 5 che ha mantenuto il suo pubblico di fedelissimi. Ha fatto registrare ampi consensi di pubblico e di critica, tanto che Mediaset sta preparando una sesta serie. Beniamini del pubblico e di questa fiction, girata per la maggior parte a Catania, Marco Bocci, Giulia Michelini e Ana Caterina Morariu. A fidelizzare il pubblico è la suspense fatta di continui colpi di scena e il finale aperto che conclude ognuna delle stagioni.
Un medico in famiglia, arrivata all’ottava serie, riesce ancora a collezionare indici di ascolto altissimi anche in replica. La fiction, prodotta dalla Publispei di Verdiana Bixio, si è rivelata per il 2013 un grande successo in quanto riesce a portare in tv i vari problemi che possono essere presenti nella vita reale. Già da agosto scorso si sta girando la nona serie e in tutte le puntate non mancherà la presenza di Nonno Libero. Ma non ci sarà il figlio di Nonno Libero, Lele (Giulio Scarpati), la sua nuova compagna, Bianca (Francesca Cavallin), Beatrice Fazi (Melina) e Gabriele Cirilli (Dante). Ci saranno delle news entry.
Un’altra fiction di successo, sia nelle nuove serie che nelle tante repliche, è stato Il commissario Montalbano con Luca Zingaretti, personaggio creato dalla penna di Andrea Camilleri. Anche quest’anno gli ascolti sono stati altissimi, circa 10 milioni di telespettatori per Rai1, così come il gradimento. Solo 4 nuovi episodi, ma molto attesi dall’affezionato pubblico del commissario. I segreti del successo? I caffè sulla veranda affacciata sulle onde, i comici fraintendimenti di Catarella (Angelo Russo), l’affidabilità dell’ispettore Fazio (Peppino Mazzotta) ed il fascino sempre utile alle indagini di Mimì Augello (Cesare Bocci), nonché la bellezza mozzafiato delle protagoniste femminili e dei paesaggi, le trame “a orologeria”, l’intensità dei personaggi, ma soprattutto lui, il commissario Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti. Il livello di quest’ultima serie di 4 episodi è stato un po’ più alto rispetto alle serie precedenti e forse la trama è stata più “densa”.
Raiuno quest’anno ha fatto la parte del leone e un’altra fiction di successo è stata la 2° serie di Una grande famiglia. La Rai aveva già scommesso su questo prodotto televisivo nella 1° serie che aveva avuto indici di ascolto alti. Con nel cast personaggi del calibro di Alessandro Gassman, Stefania Sandrelli, Gianni Cavina, Stefania Rocca, Giorgio Marchesi e Primo Reggiani, anche qui la famiglia è stata in primo piano e i telespettatori si sono appassionati al triangolo amoroso tra Chiara ed i fratelli Raoul ed Edoardo.
Anche se questo tv movie ha fatto infuriare i familiari di Gigi Meroni, lo scorso 11 novembre su Raiuno è andata in onda la fiction La farfalla granata, che ha raccontato la storia del calciatore del Torino, interpretato da Alessandro Roja, il “Dandi” della serie televisiva Sky, Romanzo Criminale. Meroni, campione sul campo e personaggio nella vita per il suo anticonformismo, perse la vita nel 1967, a soli 24 anni, travolto da un’auto. A seguire il film per la tv sono stati 4.754.000 telespettatori con uno share del 17.42%. Nonostante tutto, non è stata apprezzata dalla famiglia del calciatore. Secondo la sorella di Gigi, Maria Meroni, la fiction la sceneggiatura era piena di buchi e avrebbe tralasciato numerosi aspetti fondamentali della vita del fratello. Non c’è traccia del Gigi calciatore ed uomo corretto, del suo anticonformismo pulito, della sua voglia di scappare a Como per giocare a boccette con i suoi amici, nonostante fosse uno dei giocatori più pagati di tutta la Serie A.
Ancora Raiuno ha mandato in onda un’altra fiction trasmessa la sera del 23 novembre in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Il bambino cattivo, film tv di Pupi Avati, che è passato dal grande al piccolo schermo, tenendo davanti alla televisione 4.812.000 telespettatori con uno share pari al 17.86%. Il regista bolognese ha portato in tv una di tutti i giorni: due genitori che litigano e che separandosi coinvolgono il loro figlio, che non è più persona ma strumento. La fiction, pur trattando un argomento difficile e spigoloso, non è apparsa noiosa e questa storia reale è riuscita ad emozionare il pubblico. Bravo il bambino protagonista, Leonardo Della Bianca,11 anni al suo esordio, nel ruolo di Brando. Ottima interpretazione di Luigi Lo Cascio e Donatella Finocchiaro, che interpretano i genitori, Michele e Flora.
Ancora deve andare in onda su Raiuno (noi abbiamo visto in anteprima la prima puntata delle sei, che andrà in onda in prima serata il 29 dicembre), ma sicuramente sarà un successo. E’ un racconto di chiara marca autobiografica che mette in scena il rapporto di una coppia dalla fine degli anni ’40 fino ai giorni nostri. La famiglia raccontata da Avati in tv non è una qualsiasi, ma è ispirata proprio alla sua: il racconto inizia nel ’48 nel Bolognese, quando due ragazzi, Carlo Dagnini (Flavio Parenti), benestante e Francesca Osti (Micaela Ramazzotti), di umili origini, s’incontrano e s’innamorano. I due personaggi sono ispirati ai genitori di Avati, che ne ripercorre il matrimonio, la nascita dei figli, dei nipoti, le difficoltà economiche e le disillusioni, fino alla celebrazione delle nozze d’oro. La serie racconta la storia di un matrimonio felice e secondo il regista oggi è quasi una provocazione, perché attualmente le serie televisive o cinematografiche che riguardano la famiglia ne privilegiano le dissonanze. Un matrimonio può contare su un cast di prim’ordine: Andrea Roncato, Katia Ricciarelli, Christian De Sica, Valeria Fabrizi, Mariella Valentini, Ettore Bassi, Corrado Tedeschi, Roberto Ciufoli.