{module Google ads}
La pellicola mostra un Capossela che si aggira tra i binari e i viali di una Milano invernale e che intraprende un viaggio alla ricerca di paesaggi nuovi, stagioni scomparse, incontri fortuiti e fatali, personaggi reali e fantastici, suggestioni e memorie che diventano scrittura, suoni e canzoni. Un brulicare di mondi che affiorano sulla faccia della terra, come su quella dell’io narrante, e che intrecciano per sempre il loro destino a quello dell’artista.
Girato da Firriolo con una tecnica che utilizza linguaggi diversi come il reading, la video poesia e il clip musicale, “La faccia della terra” offre così uno spaccato inedito sull’universo artistico di Capossela, cercando di immortalare anche il processo creativo che si nasconde dietro ogni sua canzone.