I quattro concorrenti rimasti in gara, e in corsa per un posto in finale con l’obiettivo di conquistare il titolo di miglior talento europeo della fotografia e un premio di 100.000 euro, il più alto al mondo per un concorso fotografico, dovranno confrontarsi con la sfida a tema “Tornando a Casa”. Ognuno di loro sarà rimandato nel luogo in cui vive e dovrà raccontarsi attraverso immagini che ritraggano la propria vita, una delle quali dovrà essere un autoritratto.
A Salgado il compito di guidare i quattro concorrenti nella scelta dei migliori scatti da sottoporre alla giuria composta dal maestro di fama internazionale Oliviero Toscani, Mark Sealy, curatore e presidente dell’associazione Autograph ABP, ed Elisabeth Biondi, storica visual editor del “The New Yorker” e oggi curatrice indipendente.
Master of photography è una realizzazione di Sky Arts Production Hub, il nuovo polo di produzione europeo dedicato alla creazione di programmi sull’arte e di contenuti artistici culturali rivolti ai 21 milioni di abbonati in Italia, Germania, Austria, Irlanda e Regno Unito, con la produzione esecutiva di B/ARTS.
Chi è Sebastião Salgado
Sebastião Salgado è nato nel 1944 in Brasile. Vive a Parigi, in Francia ed ha iniziato la sua carriera come fotografo professionista nel 1973 a Parigi.
Ha viaggiato in oltre 100 paesi per i suoi progetti fotografici. Oltre alle innumerevoli mostre e pubblicazioni, il suo lavoro è stato presentato in libri come: Other Americas (1986), Sahel: l’homme en détresse (1986), Sahel: el fin del camino (1988), Workers (1993), Terra (1997), Migrations and Portraits (2000), Africa (2007), Genesis (2013), The Scent of a Dream (2015) e Kuwait, a desert on fire (2016). Esposizioni itineranti di questo lavoro sono state – e continuano ad essere – presentate in musei e gallerie di tutto il mondo.
Nel 2013 è uscito il libro De ma terre à la Terre (Dalla mia terra al pianeta) – un racconto narrativo della vita e della carriera di Salgado, e nel 2014 è uscito il documentario Salt of the Earth, co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Il film è stato selezionato per essere presente nei maggiori festival cinematografici e ha vinto il Premio Speciale al Festival di Cannes 2014 nella sezione “Un Certain Regard”. Ha vinto anche il premio César per il miglior documentario nel 2015 ed è stato nominato agli Oscar per il miglior documentario agli 87° Academy Awards.
Sebastião Salgado ha ricevuto numerosi e importanti premi fotografici in riconoscimento dei suoi successi. È un Ambasciatore dell’UNICEF e, tra le altre onorificenze, è membro onorario dell’Accademia delle Arti e delle Scienze degli Stati Uniti d’America.
Nell’aprile 2016 Salgado è stata eletto membro dell’Académie des Beaux-Arts dell’Institut de France e nel luglio dello stesso anno è stato nominato Chevalier de la Légion d’Honneur in Francia.
Insieme, Lélia e Sebastião lavorano dagli anni ’90 al restauro di una piccola parte della Foresta Atlantica in Brasile, nello stato di Minas Gerais. Nel 1998 sono riusciti a trasformare questa terra in una riserva naturale e hanno creato l’Instituto Terra che si dedica a una missione di rimboschimento, conservazione ed educazione ambientale.