Queste due Opere entrambe brevi furono rappresentate insieme per la prima volta in Italia nel 1926 al Teatro alla Scala di Milano.
E lo spettacolo che propone Rai 5 è quello messo in scena nel 2011 per il Teatro alla Scala. L’orchestra e il coro del famoso teatro milanese fanno da protagonisti accanto agli interpreti.
Ad interpretare i Pagliacci di Leoncavallo sono Oksana Dyka, José Cura e Ambrogio Maestri. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, la regia televisiva è di Emanuele Garofalo.
La Cavalleria Rusticana invece ha come protagonisti Luciana d’Intino, Giuseppina Piunti e Salvatore Licitra.
È una tradizione che la Cavalleria Rusticana e i Pagliacci vengono rappresentati da sempre insieme nei programmi dei principali teatri d’Opera.
Sia Pagliacci che Cavalleria Rusticana sono considerate le Opere più rappresentative del verismo lirico italiano.
Inizialmente l’Opera Pagliacci si chiamava al singolare ovvero Pagliaccio, solo successivamente il titolo mutò. L’Opera da sola fu rappresentata a Milano per la prima volta nel 1892, diretta da un giovane Arturo Toscanini allora quasi sconosciuto. Ebbe un grandissimo successo e nel giro di qualche anno fu tradotta in molte lingue europee. Una delle caratteristiche più apprezzate era proprio la brevità. Infatti dura circa un’ora.
Pagliacci racconta di una piccola compagnia teatrale itinerante composta dal capocomico Canio, dalla moglie e da due commedianti. Canio non sospetta che la moglie lo tradisca con un contadino di un piccolo paesino del sud Italia dove arrivano un giorno per mettere in scena una commedia. L’uomo viene messo al corrente dal commediante Tonio che ama segretamente la donna ma ne è stato sempre respinto.
Composta da Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana è un atto unico che andò in scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al teatro Costanzi di Roma.
La trama racconta del giovane Turiddu che prima di partire per il servizio militare, giurò eterno amore alla sua donna Lola. Costei però dopo solo un anno dalla partenza di Turiddu si sposa con Alfio. Le vicende successive sembrano un vero e proprio triangolo amoroso tra Turiddu, Lola ed Alfio a cui si aggiunge anche Santuzza. Naturalmente il finale è drammatico perché ci sarà un duello mortale nel quale Turiddu muore.
Continua così l’opera di divulgazione della musica colta da parte di Rai 5.
Sottolineiamo anche che la rete free dà molto spazio ai concerti di musica da camera dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. E proprio domenica 28 ottobre prende il via il nuovo ciclo di concerti dal titolo “Le domeniche dell’Auditorium“.
Per adesso questo appuntamento viene registrato settimanalmente all’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino per poter poi essere trasmesso in TV sulle reti dedicate alla musica colta.
Vergognatevi di avere ocato fare un coreografia I indegna.
Ma questa non e ‘ cavalleria…povero mascagni..
Perche’ le due opere iniziano con scene di puttane?
Vergogna di nuovo…..lasciateli stare I grandi musicisti
Scrivete voi le vostre opere da spazzatura.
Dove sono I pagliacci.? Mi fate Pena….Ma come si fa
Ad alterare il lavoro di grandi uomini Andate a vendere fumo da un ‘altra parte….VERGOGNA sempre per gente cpme voi