Naturalmente l’inaugurazione, ovvero la prima dell’Attila, è un evento conclusivo della durata di oltre due ore. La ripresa è realizzata con tecniche assolutamente innovative è in alta definizione con trasmissione stereofonica. Il capolavoro di Giuseppe Verdi sarà completo di sottotitoli.
Oltre a trasmettere l’Opera sul palcoscenico, ci saranno molti inviati, personaggi noti che racconteranno tutto ciò che accade intorno allo spettacolo più atteso della stagione. L’anno scorso ad esempio c’era Milly Carlucci che incontrava, prima e durante l’intervallo, sia i protagonisti, sia gli ospiti presenti alla Scala.
La direzione dell’Attila di Giuseppe Verdi è affidata a Riccardo Chailly che torna sul palcoscenico del Teatro alla Scala per il secondo anno consecutivo. La regia è di Davide Livermore.
Quest’anno il Teatro alla Scala dunque rende omaggio ad un artista importantissimo del nostro panorama culturale e musicale.
Fervono i preparativi al teatro per l’allestimento dell’Opera che avrà una trasposizione nel XX secolo. L’Opera infatti sarà ambientata tra le due guerre e avrà come elemento portante un ponte simbolo del passaggio dall’antichità ai tempi moderni. Inizialmente questa struttura avrebbe dovuto crollare, perché era stata ideata circa un anno fa.
Dopo la tragedia di Genova, il regista non ha avuto il coraggio di proseguire su questa linea per cui il ponte della Scala, alla fine dell’Opera non crolla si divide in due senza alcun danno.
Siamo in un ‘900 a cavallo tra le due guerre, senza alcun riferimento preciso agli anni. Protagonista è un popolo che con coraggio cerca di superare le proprie paure esistenziali. In scena ci saranno cavalli e autocarri moderni, abiti contemporanei e abbigliamento storico.
L’evento caratteristico dell’Opera è l’incontro di Attila con il Papa. Il regista si è ispirato all’affresco di Raffaello in Vaticano che è stato animato con tecnologia digitale. La sensazione per il telespettatore è vedere i personaggi che escono dal dipinto.
La stessa immagine viene ricostruita quando Attila si trova davanti a Papa Leone. A questo punto tutto torna nel dipinto e i telespettatori rivedono l’affresco originale. Insomma siamo in una situazione a metà strada tra la realtà e il sogno.
Il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, è una data importante non solo per Milano ma per il mondo intero. Infatti la diretta dell’Opera in scena al Teatro alla Scala di Milano viene vista in moltissimi paesi nel mondo. È un’occasione per veicolare all’estero la cultura italiana.
Si aspettano molti personaggi del mondo, non solo nello spettacolo, ma di ogni settore. Probabile anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Essendo l’apertura della stagione dedicata ad un grande musicista italiano, è molto probabile che il capo dello Stato sia al Teatro alla Scala ad applaudire il genio del nostro paese.