Sulla prima rete di viale Mazzini il programma viene presentato da Rai Cultura in collaborazione con Rai 1. La durata dello spettacolo è di 2 ore e 20 minuti incluso l’intervallo. Il coro e l’Orchestra sono del Teatro alla Scala. Il coro di voci bianche è sempre dell’Accademia Teatro alla Scala.
In particolare l’Opera è così divisa: la prima parte dura 73 minuti, la seconda 47. Tra le due c’è un intervallo di 35 minuti. In questo spazio di solito ci si trasferisce nel foyer dove vengono intervistati i principali personaggi che partecipano alla prima ed espongono il proprio pensiero su quanto hanno visto e sulla rappresentazione dello spettacolo.
Il direttore è Riccardo Chiailly, la regia è di David Livermore, le scene di Giò Forma, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Antonio Castro.
La regia televisiva è di Patrizia Carmine.
Come i nostri lettori sanno L’Attila è un dramma lirico in un prologo e tre atti sul libretto di Temistocle Solera con la musica di Giuseppe Verdi.
Ecco gli interpreti: Ildar Abdrazakov, Saioa Hernndez, George Petean, Fabio Sartori, Francesco Pittari e Gianluca Buratto.
Ricordiamo che la prima rappresentazione di Attila si svolse al Teatro La Fenice nel 1846. Si tratta di un’opera complessa nella quale Giuseppe Verdi sperimenta nuovi percorsi tra un’ambientazione storica, un impatto spettacolare e un’indagine psicologica approfondita.
La rappresentazione dell’Attila è particolarmente impegnativa soprattutto per le riprese televisive.
L’Attila alla Scala | la trama
Una delle maggiori città dell’Impero Romano d’Occidente, Aquileia viene saccheggiata e messa a ferro e fuoco da Attila re degli Unni. A cospetto del vincitore è condotto uno stuolo di vergini prigioniere nel quale c’è la magnifica Odabella figlia del re di Aquileia ucciso dagli uomini di Attila.
La giovane al cospetto del re mostra un grande coraggio ed una determinazione tale da poterne addirittura mettere in pericolo la vita. Attila invece rimane meravigliato del coraggio della fanciulla e le dona la sua spada. La giovane però medita di ucciderlo per vendicare la morte del padre.
Nel frattempo nella laguna veneta si sono rifugiati i profughi di Aquileia. A capo del gruppo c’è il cavaliere Foresto da sempre innamorato di Odabella. Il cavaliere teme che la sua amata possa sposare forzatamente Attila. Ed allora chiede l’aiuto del generale romano Ezio.
Odabella certa che la sua sorte sarebbe stata il matrimonio con Attila, scappa dall’accampamento. Il re con i suoi uomini la inseguono proprio nel momento in cui l’esercito romano attacca l’accampamento nemico.
In questo frangente Odabella riesce a trafiggere con la spada Attila riuscendo così a vendicare la morte del padre.
Come vi abbiamo anticipato l’ambientazione dell’opera è però riportata ai tempi moderni in particolare nel periodo a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Inoltre come ogni anno si è svolta una prima rappresentazione dedicata agli under 30. Hanno assistito circa 2.000 giovani di età compresa dai 6 ai 30 anni. Tutti sono stati entusiasti dell’opera di Verdi e per vederla sono giunti da ogni parte del mondo, persino dalla Cina.