Si tratta di quattro puntate che verteranno su James Joyce, Franz Kafka, Marcel Proust, Agatha Christie. Sono quattro grandi nomi della letteratura che hanno segnato profondamente la narrativa mondiale. A incontrarli nei loro luoghi e nelle loro parole – con uno sguardo rigoroso e insieme “leggero” è proprio Camurri.
Quattro appuntamenti che, dopo “I grandi della letteratura italiana”, costituiscono un primo passo verso una serie più ampia dedicata alla letteratura e si propongono di rileggere con gli occhi del presente le parole dei grandi maestri della letteratura del Novecento, cogliendone anticipazioni e “provocazioni”.
In ogni puntata ciascuno scrittore viene raccontato non solo dalle parole di Camurri, ma anche dai luoghi più rilevanti nella vita dell’autore, dai commenti di critici ed esperti, e dai testi interpretati da alcuni attori famosi.
Nella prima puntata Giorgio Pasotti va alla scoperta dei testi di Joyce. Un autore che “Punto di svolta” rilegge – nella sua Dublino – attraverso alcune parole chiave dei nostri tempi da lui immaginate e vissute poeticamente: flusso, connessione, coincidenze, sincronicità, algoritmo, risveglio psichedelico, complessità. Con un’idea e una sfida in mente: mostrare come dai primi racconti lineari e realistici di “Gente di Dublino” fino all’estremo “Finnegans Wake”, Joyce abbia lavorato per immaginare un risveglio esistenziale e intellettuale capace di farci sentire più a nostro agio nel mondo. Ospiti della puntata, i critici Enrico Terrinone, Fabio Pedoni e Alessandro Bergonzoni.
“I grandi libri, i grandi scrittori – dicono gli autori – servono non solo a illuminare il tempo presente in cui siamo troppo invischiati, compromessi ma – quando sono davvero grandi e unici – ci permettono di leggere il futuro, di vedere ciò che ancora non c’è. La sfida di “Punto di svolta” è insieme quella di raccontare le opere di Joyce, Kafka, Proust e Agatha Christie e di indicare la principale ultra-visione di questi autori. Così scopriamo che Joyce ha intuito e dettagliato un mondo già internettiano, una rete che l’autore dell’Ulisse preconizza con la rete del suo linguaggio; mentre Kafka ha intuito e raccontato la procedura burocratica, la macchina anonima da cui si origina una diceria, una colpa che annichilisce il singolo, definitivamente schiacciato da un organismo collettivo e senza volto. E Marcel Proust e Agatha Christie non sono stati da meno, “leggendo” il nostro futuro”.
“Punto di svolta” è un programma di Edoardo Camurri, Errico Buonanno, Michele De Mieri, Antonio Pascale, Angela Taraborrelli. Regia di Sabrina Salvatorelli.