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Non è dunque un caso che il programma sia stato presentato questa mattina non solo ai giornalisti, ma anche a una vasta platea di studenti liceali. Così come non è casuale nemmeno la scelta del Ministero dei Beni Culturali a Roma, per l’esattezza la sala Crociera del Collegio Romano, dove sono archiviati alcuni fondi di pregio della Biblioteca di Archeologia e Storia Dell’Arte.
Introdotti dal ministro Dario Franceschini, i documentari di Una biblioteca, un libro saranno sette. Ci saranno quella dell’Abbazia di Montecassino, la Riccardiana di Firenze, la Malatestiana di Cesena, la Badia di Cava (Salerno) e, per quanto riguarda Roma, la Nazionale Centrale, l’Angelica e la biblioteca del Centro Sperimentale di Cinematografia. A condurre i telespettatori attraverso le opere in esse custodite, uomini di cultura che spaziano dalla filosofia alla storia: Valerio Magrelli, Remo Bodei, Gennaro Sasso, Franco Cardini, Mario Insenghi, Carlo Cecchi, Giancarlo Giannini e Caterina D’ Amico.
Le grandi biblioteche sono universi di storie tramandate attraverso millenni. “In un momento storico in cui l’accelerazione non consente le sedimentazione, libri e biblioteche sviluppano germi che esistono in forma latente”, spiega il filosofo Remo Bodei durante la conferenza. “I testi scoperti in alcune biblioteche hanno capovolto la cultura del tempo, basti pensare al De Rerum Natura“. Oppure ai cambiamenti innescati da Il Capitale di Marx: “L’hanno letto in pochissimi, perché è difficilissimo. Eppure ha avuto una divulgazione talmente ampia, da poter dimostrare come molti libri possano cambiare il mondo”.
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La tv si mette al servizio del libro, con un connubio il cui obiettivo è di promuovere la lettura e far conoscere i tesori che le biblioteche conservano. Quando si entra in un luogo qual è la biblioteca, ogni volta il rapporto con la cultura si arricchisce e si rinnnova.
L’augurio da parte di Bodei e degli altri studiosi intervenuti è anche di poter tornare alla fisicità dei libri, “perché la possibilità di leggere senza possedere è un’esperienza debole”. Che poi gli italiani leggano poco è risaputo: in un recente studio è emerso che il 42% degli intervistati legge appena un libro in un anno, mentre solo il 13,7% supera i tre volumi annuali; i restanti invece, non leggono affatto.
Realizzata dalla regista e autrice Maria Teresa De Vito, la serie di documentari vuole essere un viaggio alla riscoperta dei nostri tesori letterari. Ma anche, inevitabilmente, uno stimolo alla lettura stessa. Il progetto gode del Patrocinio del Ministro per i beni e le attività culturali.