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Un paese di bellezza e fragilità: così Duilio Giammaria introduce quanto vedremo. Il servizio di anteprima introduce i temi della serata con immagini spettcolari: immagini dall’alto che percorrono lo stivale dal nord al sud, dalla montagna al mare.
In studio intanto, Giammaria è insieme a Renzo Arbore: “ognuno di noi è propietario di queste immagini”, gli dice lo showman. Arbore è riuscito a coniugare divertimento e cultura, portando sempre alto il nome della canzone italiana: “La più bella del mondo. Io vorrei che finalmente, insieme alla donzelletta che vien dalla campagna, vengano messe le cose di Gaber e De André: vendiamo tutto, il cibo e la moda, ma non la musica leggera”. Insomma, prosegue: “Si devono studiare a scuola pure i testi delle canzoni, poi si traducono in inglese e si vendono all’estero”.
Il primo servizio ha per protagonista la Costa Smeralda, meta delle villeggiature dei ricchi. Russi, arabi, americani vi arrivano geenrando fatturati da capogiro, con un ritmo di crescita a doppia cifra: una vera e propria industria del divertimento molto esclusiva. Nell’arco di 40 giorni, i personaggi più influenti del mondo passano da qui: Luca, che organizza eventi, utilizza un’apposita applicazione per riconoscere quali sono gli yacht dei clienti più prestigiosi. Tra i protagonisti italiani, Silvio Berlusconi: Villa Certosa vanta 26 stanze e sei piscine, con tanto di parco. E a parlare di divertimento inteso come mestiere, in studio si aggiunge Marco Balich: art director di eventi internazionali, c’è il suo nome dietro le cerimonie di Rio 2016 e l’Expo di Milano.
Proprio Milano, in quanto città degli eventi, è al centro del servizio successivo. Hotel di lusso con suite esclusive, costi esorbitanti, lifestyle coach, ci vengono mostrati i professionisti che seguono i clienti: tra loro Carla Gozzi, la quale spiega che gli eventi hanno creato un nuovobusiness.
Va osservato che, finora, la puntata è sembrata un’esaltazione dello sfarzo più che l’istantanea di un viaggio nella penisola.
Al rientro in studio, Mario Biondi canta Let it snow. Insieme a lui, viene introdotto il tema seguente: le aziende vinicole. Prosecchi da 30-40 euro a bottiglia, prodotti da imprenditori che sono riusciti a superare i francesi in termini di venduto: ora la sfida è sulla qualità delle bollicine. Ma il vino è anche un racconto del territorio, che gli dà la propria impronta.
Duilio Giammaria ha incontrato Antonio Pappano, direttore d’orchestra eccellenza italiana nel mondo: “Incredibile il talento che c’è, però in Itlaia le cose tendono sempre ad andare a rilento”. Naturalmente ascoltiamo anche il maestro al pianoforte e, sempre a proposito di musica, il conduttore intervista un personaggio completamente diverso: Lorella Cuccarini. Romana, anche lei si riconosce nel servizio sul raccordo anulare della capitale: ore passate in auto per raggiungere la città da un punto all’altro. “Ancora oggi, quando passeggio la sera in una Roma illuminata, mi rendo conto di essere davvero nella città più bella del mondo”, dice.
Parte presto il confronto con Milano, a cui viene dedicato un servizio: il capoluogo lombardo viene esplorato nella sua estetica, che spazia dalla sagoma del Pirellone ai giardini sospesi. Un luogo in cui “il futuro preme”: moda, design, borghesia, il quadrilatero, “multietnica senza smancerie”. Prima di lasciare lo studio, la Cuccarini chiarisce di non avere nemici: “Se li ho avuti, non me ne sono accorta”.
La puntata prosegue concentrandosi su Pompei: con il Vesuvio che si staglia sulla città, i cittadini non lo considerano un elemento di pericolo. Sono abituati a vederne la bellezza ogni giorno. Ad individuare Pompei come tema portante dell’Italia, in quanto vetrina del mondo, è stato il giornalista Gian Antonio Stella; insieme a lui, Giammaria accoglie il sovrintendente di Pompei Massimo Osanna. Proprio quest’ultimo spiega come siamo riusciti ad avere i gessi dei corpi: mentre si scavava, gli uomini del tempo si accorsero che sotto terra vi erano dei buchi lasciati dai corpi sorpresi dall’eruzione; si ebbe perciò l’idea di fare al loro interno delle colate di gesso.
A proposito di bellezza, ecco Venezia: la meta turistica per eccellenza. Maestosa e fragile anch’essa: colossi minacciosi di acciaio, come le navi da crociera, contro gli storici palazzi veneziani. Stella sottolinea quanto, in realtà, sulle navi da crociera solo un turista su quattro scende a Venezia: in definitiva, ai turisti delle crociere non interessa, perciò l’indotto non è così fondamentale come si tende a credere.
Ci spostiamo ora in Sicilia, terra baciata dal sole e dal mare. La Sicilia è anche l’avamposto dell’emigrazione più importante della storia recente: marina, guardia costiera, capitaneria, persino pescatori e volontari, hanno creato una macchina logistica del salvataggio. Ne vediamo alcune fasi, conoscendone da vicino i volti.
Con la foto di un bancone immortalato dall’alto, Massimo Sestini ha vinto il Word Press Foto 2015: “Ho impiegato due anni per riuscire a realizzare quello scatto”. a bordo vi erano circa 500 persone, che il fotografo ha in parte conosciuto:”Questo dramma ricade su di noi, e non siamo riusciti a integrarli”.
La puntata si conclude qui, accompagnata al termine da Ludovico Einaudi che suona sui ghiacci in scioglimento dell’Artico.