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Dopo Gerusalemme e Leonardo Da Vinci, protagonista di Ulisse – Il piacere della scoperta sarà la vita di Maria Antonietta d’Asburgo Lorena.
Alberto Angela porterà i telespettatori a Parigi, poi nella splendida Reggia di Versailles e nei luoghi che hanno segnato la vita dell’ultima Regina di Francia.
Promessa sposa di Luigi XVI a soli 14 anni, Maria Antonietta arrivò a Versailles per suggellare il riavvicinamento tra i Borbone e gli Asburgo. Ma la vita a corte fu subito tutt’altro che agevole.
Non c’erano solo i problemi con Luigi XV. Si aggiusero maldicenze insistenti, sgarri e umiliazioni continue per la presunta incapacità di regalare un erede al Regno di Francia. Poi, la difficile situazione economica e politica in cui si trovò coinvolta in prima persona.
Una vita a dir poco tumultuosa, con il tragico epilogo sotto la ghigliottina di Place de la Révolution, travolta dall’impeto della Rivoluzione Francese.
Di lei, Alberto Angela racconterà anche la vita sentimentale agitata e la passione per la moda. Lo stile unico del vestiario e dei gioielli che indossava la resero un’icona del suo tempo.
Un viaggio appassionante che oltre alla storia darà spazio all’arte. Alle meraviglie della Reggia di Versailles saranno dedicate immagini suggestive, dopo il restauro terminato nella scorsa primavera.
Ulisse – Il piacere della scoperta, seguiamo insieme la diretta della terza puntata dedicata a Maria Antonietta.
Sono le 11 del mattino dell’11 ottobre 1793. Maria Antonietta sale la breve scalinata che la separa dal carretto preparato per trasportarla verso il patibolo.
Ha lo sguardo fisso davanti a sé, apparentemente calmo, sembra in pace con se stessa. Con le mani legate, prosegue il suo tragitto senza degnare di uno sguardo la folla che la insulta e la accusa di essere una traditrice assassina. Alberto Angela apre da qui la puntata: “È dopo la sua morte che diventa davvero immortale”.
Maria Antonietta arriva a Versailles da adolescente il 21 aprile 1770: ha 14 anni. La madre, Maria Teresa d’Austria, l’ha usata come moneta di scambio per riappacificare i Borbone e gli Asburgo. È la promessa sposa di Luigi XVI e le aspettative proiettate su di lei come futura Regina di Francia sono altissime.
Le regole di corte prevedono che all’ingresso in terra francese lei non abbia più indosso nemmeno un segno riconducibile alle radici austriache. Lei, però, conserva in segreto un orologio.
Si tratta del primo piccolo strappo con l’ambiente regio francese. Diventerà un vero e proprio screzio con il Cerimoniale di Corte a ridosso del matrimonio con Luigi XVI.
Delle tensioni è preoccupata Maria Teresa d’Austria. Scrive ripetutamente alla figlia, provando ad istruirla per fare in modo che i rapporti con la Corte migliorino, ma senza successo. Anche perché Maria Antonietta sa che Luigi XV è totalmente invaghito di Madame Du Barry, un’ex prostituta. Pende dalle sue labbra, assecondanola con tutte la armi di cui dispone in tutto, compresa la sua ostilità verso Maria Antonietta.
Inizia una lotta tra le due, con la giovane austriaca destinata a soccombere. Non solo perché Luigi XV ha occhi solo per Madame Du Barry e non vede di buon occhio l’astio di Maria Antonietta verso la sua adorata. Ma anche perché Maria Teresa d’Austria volta le spalle alla figlia, di nuovo per potivi geopolitici.
L’atteggiamento della giovane mette a repentaglio la distensione con la Francia e pur di arrivare al giusto compromesso, di fatto scarica Maria Antonietta. Ad aggravare la situazione, il ritardo dell’arrivo di un erede: il matrimonio rischia di essere annnullato.
Lo scontro tra le due si esaspera durante le cerimonie per il capodanno del 1772. Lo scenario è quello della grande Sala degli specchi: 357 specchi sulle pareti di una sala lunga più di 70 metri. Maria Antonietta è sprezzante contro la sua rivale, ma è destinata ad avere la peggio, perché ormai isolata.
Tra la Du Barry e Maria Antonietta la tensione viaggia pure su un binario molto particolare, quello delle porcellane di Sèvres. Entrambe le adorano e lottano per vedere le proprie iniziali impresse sulle ceramiche portate a Versailles. Luigi XV regala alla sua amata creazioni con le sue iniziali, simbolo di potere e prestigio. Maria Antonietta chiede per sé delle tazze molto lavorate, a forma di mammella, per bere il latte.
Ma a tre anni dal suo arrivo a Versailles, per Maria Antonietta la vita è già diventata una gabbia dorata. Per lei l’unica certezza è la solitudine, mentre i cortigiani la detestano perché sembra incapace di regalare un erede alla Francia.
Decide di andare a Parigi, però la tradizione prevede l’organizzazione di solenni cerimonie. Lei prova a forzare la consuetudine, chiedendo direttamente al Re Luigi XV di poterlo fare. Lui glielo concede l’8 giugno 1773. Un episodio raccontato nella sua biografia, opera dello scrittore Stefan Zweig, il cui testo viene recitato da Gigi Proietti.
Ma Maria Antonietta a Parigi è già stata, in incognito. Ha approfittato delle serate in maschera e si è addentrata con Luigi XVI nella capitale parigina. Proprio in una di queste serate conosce il Conte svedese Hans Axel di Fersen, che diventerà il suo vero, grande amore.
Ulisse – Il piacere della scoperta. Maria Antonietta diventa Regina di Francia
Nel frattempo, però, il vaiolo uccide Re Luigi XV: Maria Antonietta e Luigi XVI sono gli eredi al trono.
La nuova Regina, aconra giovanissima, approccia il ruolo con impeto creativo e modaiolo. Si appassiona agli abiti, ai gioielli, alla vita mondana, al gioco, concedendosi ampie deroghe al protocollo reale. La sua è una continua ricerca di festa, entusiasmo ed evasione. Diventa così il bersaglio dello scontento popolare, pur trasformandosi in icona della moda per le pettinature e gli abiti del tutto peculiari che si fa cucire.
Luigi XVI asseconda il suo slancio e le regala il Petit Trianon, una porzione di parco con un castello indipendente dalla Reggia.
Di fatto, la vita di Maria Antonietta inizia a svolgersi solo nel Petit Trianon, con attorno poche persone fidate, con cui si dedica ai suoi piaceri. E trascura le occasioni ufficiali.
Alcune delle creazioni di moda che caldeggia in questa fase – come quelle in pieno stile Rococò – diverranno simbolo di stile e ispirano ancora oggi gli stilisti.
Le cifre spese da Luigi XVI per garantirle questo tenore di vita sono immense, mentre la popolazione francese se la passa piuttosto male. Le maldicenze sulla Regina montano fino a screditarla totalmente per la sua vita dispendiosa e – qualcuno insinua – dissoluta.
Anche perchè non rimane incinta e tutti pensano che ciò dipenda pure dal suo stile di vita. Qualcuno parla di problemi di Luigi XVI, ma sembra che tutto dipenda da una motivazione alquanto elementare: i due coniugi non sanno con esattezza come fare per garantire il concepimento. Maria Antonietta partorisce poi 4 bambini.
Ulisse – Il piacere della scoperta. Si affaccia la Rivoluzione e la vita di Maria Antonietta inizia a cambiare
È in questa fase, negli anni ’80, che la società francese si scuote. Le diseguaglianze sociali diventano insopportabili e pensatori come Montesquieu, Voltaire e Rousseau gettano le basi della democrazia moderna. Sta per scoppiare la Rivoluzione.
Maria Antonietta è però ignara di tutto ciò. Presa dalla sua vita, crede di aver fatto gran parte di ciò che doveva dando alla luce l’erede al trono.
Al Tempio dell’amore del Petit Trianon incontra di nuovo il Conte Hans Axel di Fersen e tra loro scoppia l’amore. Un sentimento testimoniato dalle decine di lettere scambiate tra i due – ritrovate circa un secolo dopo – scritte con linguaggio cifrato o particolari tecniche per alterare l’inchiostro.
Nel 1984, Maria Antonietta viene coinvolta nell’“Affare della collana”. La Contessa Jeanne Valois de La Motte convince il cardinale di Rohan a comprare una preziosa collana a nome della Regina. Poi fa sparire il gioiello, mentre Maria Antonietta viene incalzata per i pagamenti che non rispetta. In realtà, non sa nulla della collana, essendo la vittima della truffa. I protagonisti finiranno poi alla Bastiglia.
Benché innocente, la reputazione di Maria Antonietta subisce un altro duro colpo. Viene accusata di aver architettato tutto in nome della sua ossessione per il lusso.
Un fatto apparentemente innocuo, non fosse che la popolazione francese, già alle corde, proprio in quel periodo subisce una grave carestia. L’“Affare della collana” diventa benzina per il motore di quella che lì a poco diventerà la Rivoluzione francese.
Ulisse – Il piacere della scoperta. Inizia la Rivoluzione francese
Sommosse isolate si sono già viste, dovute alle pessime condizioni economiche. Le casse dello Stato sono quasi sul lastrico, ma il Re non riesce ad attuare le contromisure che ha in mente, per una forte opposizione dei nobili. Luigi XVI è così costretto ad un passo straordinario: la convocazione degli Stati Generali. Un’assemblea a cui partecipano i rappresentanti di tutte le classi sociali. È il 5 maggio del 1789.
I lavori si bloccano sulle richieste del Terzo Stato, che ad un certo punto viene estromesso. La tenzione sale progressivamente, Luigi XVI schiera l’esercito, fino a quano il 12 luglio del 1789, la popolazione insorge. Il 14 luglio prende la Bastiglia, il carcere in cui il Re ricnhiude prigionieri a sua discrezione. La monarchia è ufficialmente in crisi. Il 4 agosto l’Assemblea vota la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, di fatto, il primo atto della Costituzione.
Ad ottobre, la rivolta alimentata dalla carestia dilagante arriva a Versailles. La guidano le madri e vogliono raggiungere la Regina per metterla di fronte alla tragedia dei loro figli, morenti per la fame. Maria Antonietta in quel momento è il simbolo del lusso, dello sperprero di denaro e del disinteresse per il popolo.
Lei reagisce con fierezza ed orgoglio, mostrandosi impassibile di fronte a quella che definisce “plebaglia” che si dice pronta ad affrontare a viso aperto. Ma sia la Regina, sia Luigi XVI sono consapevoli che non hanno via di scampo.
Dopo qualche tempo agli arresti domicialiari nel Palazzo delle Tuileries, Maria Antonietta viene trasferita nella Conciergerie, il carcere di massima sicurezza. Nel frattempo, la famiglia reale tenta una fuga all’estero non riuscita.
La Costituzione del 1791, che Luigi XVI è costretto a firmare, spoglia la Monarchia di tutti i suoi privilegi, sottomettendola alla stessa Carta. Iniza un periodo di fermento in tutta Europa, con la Prussia e l’Austria che tenano di bloccare la Rivoluzione ormai avviata a compimento. La Francia risponde dichiarando guerra nel 1792, lo stesso anno in cui viene proclamata la Repubblica, il 22 settembre.
Ulisse – Il piacere della scoperta. Maria Antonietta verso la ghigliottina
Robespierre – il cui discorso viene reinterpretato questa sera da Gigi Proietti – spinge i rivoluzionari a mandare Luigi XVI alla ghigliottina.
Per Maria Antonietta inizia la fine. Trasferita alla Conciergerie, diventa la Vedova Capeto e inizia un periodo di isolamento totale, sottoposta ad un regime carcerario durissimo. È completamente sola.
Fa in tempo a recapitare al Conte Hans Axel di Fersen un calco di cera impresso con il suo anello, su cui è incisa la scritta “Tutto a te mi guida”. Può essere considerato il saluto finale al suo grande amore.
Maria Antonietta tenta di mantenere il massimo della dignità possibile, ma le sue condizioni psicologiche e di salute peggiorano di giorno in giorno. È fiaccata dalle emorragie – dovute probabilemnte ad un cancro – mentre due guardie la sorvegliano ininterrottamente. Le vengono tolti anche gli ultii oggetti personali: un orologio e una collana con una piccola foto del figlio.
Il processo a cui la sottopongono i rivoluzionari è sommario. La accusano di alto tradimento, ma anche di un crimine ancora più infamante: l’incesto. Al suo piccolo figlio viene estorta una confessione, secondo la quale lei gli avrebbe insegnato l’autoerotismo, interpretato come chiaro segnale di peccati incestuosi.
Prova a difendersi con la fierezza che le appartiene, ma il suo destino è ormai deciso.
Viene giusitiziata il 16 ottobre 1793. Il suo ultimo atto è una lunga lettera accorata e dignitosa, indirizzata alla cognata.
Il suo corpo è gettato in una fossa comune, prima di essere recuperato – per così dire, visto che non ne rimane molto – 22 anni dopo da Luigi XVIII. Identificata con un nastro tenuto nei capelli, ora i suoi esigui resti si trovano nella Basilica di Saint-Denis.
È lì che Alberto Angela chiude la puntata, mentre Gigi Proietti legge le pagine tristi del diario autentico del Conte Hans Axel di Fersen, scritte nei mesi successivi alla notizia della morte di Maria Antonietta. Non si dà pace, distrutto dal dolore, dalla malinconia e da un amore ancora più vivo che mai.
Ulisse – Il piacere della scoperta finisce qui.