La Allard si è aggiudicata il premio di 150.000 euro attribuito dalla giuria composta dal maestro Oliviero Toscani, dalla pluripremiata photoreporter Darcy Padilla e da Caroline Hunter, picture editor del Guardian Weekend Magazine.
E’ riuscita ad avere la meglio sui 12 concorrenti, fotografi amatoriali e professionisti di diverse nazionalità, che hanno viaggiato attraverso l’Europa, e non solo, e affrontato prove sempre più impegnative per dimostrare le proprie capacità, competenze e creatività nei differenti stili della fotografia. Nell’ultima puntata del 13 luglio, i quattro finalisti – Gillian Allard (UK), Comewell Puplampu (Italia), Olympe Tits (Belgio) e Souvid Datta (UK) – si sono dovuti confrontare con il reportage fotografico. Ognuno ha tentato di catturare in uno scatto, abitudini, costumi, tradizioni e stili di vita di quattro gruppi etnici autoctoni in Irlanda, Belgio, Finlandia e Marocco.
Una foto di Gillian Allard
Il programma, al quale hanno partecipato ospiti d’eccezione tra i quali l’attore Clive Owen, l’atleta Bebe Vio e i fotografi di fama internazionale Martin Parr, Steve McCurry, David Alan Harvey, Ezra Shaw, Siegfried Hansen, Donna Ferrato e Carla Kogelman, ha avuto un buon riscontro di pubblico e certamente avrà una terza edizione.
Anche quest’anno verrà realizzata una mostra conclusiva in cui saranno esposti i migliori scatti realizzati dai concorrenti della seconda edizione del talent e organizzata in collaborazione con la Fondazione Fotografia di Modena all’interno della Manifattura Tabacchi della città emiliana, dal 15 settembre all’8 ottobre 2017.
Gillian Allard (Regno Unito) è una fotografa concettuale professionista. La sua carriera iniziata a scuola, quando aveva solo 14 anni. All’epoca usava solo pellicole in bianco e nero e stampava le sue foto in una camera oscura. Nel 1987 si iscrive al London College dove studia fotogiornalismo. Inizia a collaborare come freelance per alcune pubblicazioni londinesi e nel 1990 viene ammessa al Royal College of Art dove segue un corso di specializzazione. Terminati gli studi si avvicinata alla fotografia documentaristica e realizza alcuni progetti fotografando personaggi noti come Sir Paul McCartney e Tony Blair. Dopo questa esperienza torna nella sua terra d’origine, il Suffolk, e comincia a insegnare e amplia le sue competenze nell’uso delle tecnologie digitali sperimentandosi nella fotografia di paesaggio. I suoi i lavori sono confluiti in una mostra che ha avuto un discreto successo mediatico in Gran Bretagna. Tra i suoi lavori la serie “From Out Of Space” presentata alla The Photographers Gallery di Londra tra il 2003 e il 2007.