Rai1 ripropone, in replica, mercoledì 13 maggio, alle 21.25,Stanotte al Museo Egizio. Alberto Angela conduce gli spettatori all’interno del Museo Egizio di Torino, il più importante al di fuori dell’Egitto. Una riproposta che arriva quasi alla vigilia della tanto attesa riapertura del musei italiani e dei luoghi di cultura. Ospite della puntata è l’attore Alessio Boni. La serata speciale andò in onda a maggio 2015.
Stanotte al Museo Egizio replica su Rai1
Alberto Angela penetra nelle ricche sale torinesi e guida gli spettatori tra gigantesche statue di sfingi e faraoni, in una ricca tomba e all’interno di un tempio nubiano ricostruito pezzo per pezzo nel museo. Il viaggio all’interno del Museo si realizza con il direttore del Museo Christian Greco
Angela junior spiega che, nel 1965 il Museo Egizio di Torino provvide a salvare il tempio nubiano di Ellesija, minacciato di essere sommerso dal lago Nasser. Nell’anno successivo il monumento fu generosamente donato dall’Egitto all’Italia e assegnato dal governo italiano al Museo Egizio di Torino.
La parte più affascinante della puntata è la scoperta di particolari inconsueti della vita quotidiana degli Egizi come le parrucche, gli abiti pieghettati, i sandali infradito, il trucco per il viso e per gli occhi, e soprattutto gioielli e amuleti.
Spazio anche alle mummie, e a Torino ce ne sono alcune davvero singolari. Tra le altre vi sono custodite quelle di tre sorelle e quella di un ignoto, con i tratti del volto dipinti.
Il Museo Egizio è chiuso al pubblico, dal 9 marzo scorso, nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19. Intanto le attività continuano sul sito web dove, ogni giorno, sono pubblicati nuovi contenuti per restare in contatto con la comunità scientifica internazionale.
Gli accompagnatori di Alberto Angela
Alberto Angela è affiancato da personaggi che raccontano la propria esperienza con il mondo dell’antico Egitto.
Il navigatore Giovanni Soldini, comincia a descrivere le imbarcazioni degli Egizi; il matematico Piergiorgio Odifreddi racconta la nascita della matematica e della geometria.
La costumista premio Oscar Gabriella Pescucci descrive le molte singolarità dell’abbigliamento. La storica Eva Cantarella parla di amore e sesso nell’antico Egitto.
Riccardo Muti svela le suggestioni che l’antico Egitto ha esercitato su Giuseppe Verdi quando ha composto l’Aida.
Vengono riproposte le osservazioni di Umberto Veronesi, che spiega il tentativo degli Egizi di conservare la vita dopo la morte, fino all’eternità. E da consigli su come invecchiare nel migliore dei modi.
Nella puntata già andata in onda c’era anche il matematico Piergiorgio Odifreddi al quale era affidato il compito di spiegare la nascita della matematica e della geometria,
Le note di Giuseppe Verdi dall’Aida, rielaborate per un quintetto di giovani musicisti, risuonano nelle sale del museo illuminando la notte torinese.
Le prime scene del programma evocano chiaramente “Notte al museo”, il film con Ben Stiller e Robin Williams ambientato al Museo di Storia Naturale di New York.
Alberto Angela, a proposito aveva sottolineato: “avevo da tempo l’idea di trasferire allo spettatore la sensazione che si ha quando si è soli dentro un museo, con un’opera d’arte che ti guarda. Abbiamo iniziato con il Museo Egizio perché il primo al mondo, al di fuori dell’Egitto. Ne seguiranno altri, sempre con la stessa formula: io arrivo di notte, il direttore mi consegna le chiavi, io entro e visito il museo da solo per restituire poi le chiavi all’alba”.