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Da venerdì 26 giugno, alle 21.10, torna su Rai 3 La Grande Storia con sei nuove puntate.
In studio Paolo Mieli racconta dal vivo i grandi eventi storici che hanno caratterizzato il Novecento. Il giornalista si serve di immagini esclusive delle voci dei protagonisti e dei grandi personaggi del nostro passato recente.
La grande Storia Rai 3
Oltre alla presenza in studio di Paolo Mieli, sono previsti, in ogni puntata, servizi dell’inviato Fabio Toncelli. E non mancano i documentari inediti per raccontare i grandi eventi che hanno caratterizzato il tempo in cui viviamo.
Si inizia dalle Seconda Guerra Mondiale, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario dell’inizio. Si analizzano quegli anni sia in Italia sia oltre oceano.
Paolo Mieli si occupa, in questo contesto, dei rapporti privati tra Hitler e Mussolini. Per poi soffermarsi sull’abbraccio iniziale tra l’Italia fascista e la Russia sovietica.
Seguono poi le grandi biografie: Winston Churchill, la regina Elisabetta, Maria José.
Il conduttore documenta, inoltre, come è stata vissuta la guerra, tra propaganda e informazione: dal Vietnam, alla prima Guerra del Golfo.
Poi, le tante verità nascoste, dai campi di concentramento e l’orrore dell’Olocausto, al disastro di Cernobyl, fino alla terribile influenza spagnola, pandemia che somiglia in qualche modo all’emergenza Covid – 19 di oggi.
Infine, Roma, la difficile costruzione di una capitale, tra speculazioni, Olimpiadi, sogni e realtà.
La grande Storia prima puntata su Rai 3
L’appuntamento di esordio di La grande Storia ha per titolo Prima della tempesta.
Mieli è i suoi ospiti raccontano i fatti, i dubbi, i personaggi che hanno preceduto la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale da una parte all’altra dell’oceano. Per capire anche come si stavano preparando gli americani all’intervento.
Prima del fatidico 10 giugno 1940, l’Italia ha già dato il via, o partecipato, a una serie di campagne militari che non hanno ancora coinvolto il suolo italiano.
Molti non avevano compreso che la guerra la si stava preparando da anni. Non solo, ma era già in atto, sotto molti aspetti.
L’inviato Fabio Toncelli analizza gli eventi che, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale determinarono l’inizio della guerra in Italia.
Intanto negli Stati Uniti la Seconda Guerra Mondiale è in preparazione già anni prima della sua effettiva entrata in guerra, all’indomani dell’attacco giapponese di Pearl Harbor, nel 1941.
La provocazione di Orson Welles e la figura di Churchill
La sera del 30 ottobre 1938 Orson Welles un ventitreenne con la mania della provocazione, manda in onda sul canale radiofonico della CBS La guerra dei mondi.
Scatena il panico fra i milioni di ascoltatori perché fa credere che l’America sia sotto attacco da parte degli extra-terrestri. Appena quattro anni dopo, quel funesto presagio di guerra si sarebbe trasformato in amara realtà.
La puntata si sofferma infine sulla figura di Winston Churchill, che diventa primo ministro nel maggio del 1940, quando la Gran Bretagna è in guerra da otto mesi.
La sua nomina è inaspettata. Infatti, pur avendo ricoperto in passato numerosi incarichi di Governo, Churchill era un semplice parlamentare da oltre dieci anni.