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Il nostro Eduardo è il film trasmesso su Rai 1 in seconda serata. L’appuntamento è alle 22.50 subito dopo la conclusione della puntata di Affari tuoi Viva gli sposi.
Il nostro Eduardo
Il documentario è particolare in quanto rappresenta un ritratto del drammaturgo realizzato dai componenti della sua famiglia. Ci viene così restituito un altro volto del creatore di Natale in casa Cupiello. Il nostro Eduardo è stato mandato in onda già da Sky Arte nel corso delle vacanze natalizie, in particolare il 25 dicembre, ed arriva adesso su Rai 1 in prima visione in chiaro.
Vengono affrontati con dovizia di particolari il passato straordinario della produzione teatrale di uno dei più importanti intellettuali del ‘900 e l’attualità del suo pensiero. Inoltre viene ancora una volta messa in evidenza la capacità di leggere i segnali della società ancora prima che si sviluppassero in modo evidente. In quest’ottica è un interessante racconto narrato dal figlio con inediti ricordi del padre. Inoltre si sono foto, filmati, lettere e episodi mai svelati precedentemente dai suoi nipoti. Attraverso questi materiali i telespettatori hanno modo di apprezzare aspetti nuovi del drammaturgo di cui nel 2020 sono ricorsi i 120 anni dalla nascita.
La regia è affidata a Didi Gnocchi che, a proposito di Eduardo De Filippo raccontato dalla famiglia, afferma:
“Si tratta di un quadro inedito del drammaturgo che vede lontano, e che, pur raccontando i suoi tempi, racconta il peregrinare eterno dell’uomo, dentro e fuori dalla famiglia, dentro e fuori dalla società, dentro e fuori sé stesso. Il tutto grazie ai contributi, spesso inediti, della famiglia”.
Il contributo dei nipoti
Ci sono anche i nipoti di Eduardo, Matteo, Tommaso e Luisella, professionisti in altri settori e lontani dal mondo del teatro che raccontano con estremo garbo, spesso con un pizzico di timidezza, l’Eduardo che hanno conosciuto, apprezzato ed amato. Coinvolta anche Carolina Rosi, la moglie di Luca De Filippo, scomparso prematuramente.
Il documentario inizia in una cucina, con i tre nipoti di Eduardo in primo piano. E’ l’immagine più intima e familiare che introduce subito il telespettatore in una dimensione diversa da quella pubblica.La dimensione personale che Eduardo non era solito far conoscere, essendo molto riservato.
Nella prima parte di Il nostro Eduardo conosciamo così il volto personale del grande attore, nell’insolito ruolo di nonno e all’interno di quella famiglia che per lui è sempre stata al centro delle attenzioni. La famiglia intesa come caposaldo della società di cui lui avvertiva i segni dello sgretolamento.
Segue poi una interessante e poco conosciuta intervista in cui Eduardo racconta che, se non fosse diventato un attore e drammaturgo, avrebbe preferito diventare cuoco. Questo è solo uno degli aspetti che il documentario mostra. Ma ci sono tanti altri aspetti importanti per scoprire un personaggio che, con la sua arte, ha scavalcato i confini regionali della Campania, sua regione di origine, ed è divenuto oggetto di culto a livello nazionale e internazionale.
Peccato che il 2020 sia stato tanto nefasto da oscurarne, ma solo in parte, le celebrazioni della sua nascita. Ora, però, Rai 1 ha deciso di dedicare al teatro di Eduardo altri due appuntamenti televisivi con Sergio Castellitto, dopo Natale in casa Cupiello.
La produzione
Il documentario è una co-produzione 3d Produzioni, Andiamo Avanti Productions e SkyArte realizzata con il contributo della Fondazione Eduardo De Filippo e del MIBACT. La regia, oltre che di Didi Gnocchi è anche di Michele Mally.
Foto: Fondazione Eduardo De Filippo.