Martedì 10 gennaio, alle 15:00, è prevista la conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione. Il programma, a partire dal 12 gennaio, va in onda nella seconda serata del giovedì su Rai 3. Il 18 gennaio, inoltre, fa il suo esordio in prima serata su Rai Storia. Il format, condotto da Giovanni Minoli, intende raccontare i grandi temi e gli importanti snodi della storia italiana di fine ‘900. Tutto ciò con uno stile narrativo nuovo e con un taglio editoriale critico.
All’incontro, oltre al conduttore Giovanni Minoli, partecipa Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura ed Educational. Con lei Roberto Sergio, Direttore Rai Radio.
Mixer-Vent’anni di televisione conferenza stampa, i primi interventi
Inizia la conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione. Prende la parola Roberto Sergio: “Questo è un prodotto eccezionale. Noi, come Rai Radio 1, abbiamo messo a disposizioni gli studi e i tecnici. Calandrelli ha subito colto questa opportunità. Mixer è un programma storico. Ho visto una puntata che mi ha fatto rivivere un’epoca che non tornerà più e di cui ho una grande nostalgia”.
La Direttrice Silvia Calandrelli: “Con Radio Rai è nata una preziosa collaborazione. Minoli ha voluto fortemente fare questo progetto, che non è una operazione nostalgia. Io, da ragazza, vedevo Mixer e ne apprezzavo la modernità. Il conduttore non propone una semplice riproposizione, ma bensì una nuova rielaborazione. Le fonti utilizzate per i programmi sono attuali e contemporanee ancora oggi“.
La conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione prosegue con le dichiarazioni di Giovanni Minoli: “In tutti i lavori che ho fatto ho cercato sempre di privilegiare il ruolo del cittadino. Chi fa servizio pubblico deve avere una vocazione. Sono molti di più i materiali che ho dovuto sacrificare rispetto a quelli che ho proposto. Spero di aver fatto una televisione da ricordare. Il modo migliore per curare i giovani è quello di mostrare loro come eravamo e come possiamo essere in futuro. In totale abbiamo fatto 20 puntate, incentrate sugli anni ’80 e ’90. Noi siamo bravissimi a piangerci addosso ma incapaci di raccontarci nel profondo”.
Il conduttore prosegue: “La Rai non sa usare il proprio repertorio. I materiali ci sono, ma mancano le idee editoriali. Nel primo episodio abbiamo tutti i cantanti di Sanremo, che erano gli influencer dell’epoca. La differenza è che loro promuovevano sentimenti e pensieri, mentre oggi ci si concentra sull’acquisto”.
Le parole di Giovanni Minoli
La conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione va avanti. Giovanni Minoli continua con le proprie affermazioni: “Noi costiamo zero e se negli ascolti dovessimo superare il 3%, ovvero la media di rete nella seconda serata, l’azienda dovrebbe fare delle ampie riflessioni. Dopo Mixer, in passato, ho fatto mille puntate di La storia siamo noi, che ora giacciono lì, ferme. C’è un contenzioso con la Rai sui diritti, che sono miei. Ma la TV di Stato non sa leggere bene i contratti…”. Il giornalista racconta degli aneddoti sui suoi incontri del passato con Benjamin Netanyahu e Daniel Ortega. Inoltre ricorda che, con Mixer, è stato tra i primi a inserire l’elemento della comicità e dei sondaggi politici in un programma.
Iniziano le domande dei giornalisti. Minoli, sui diritti de La storia siamo noi, svela: “Il contenzioso riguarda i soldi. Io vorrei che i contenuti rimanessero in Rai, ma da loro deve arrivare una proposta“. Il conduttore, poi, afferma come ha fatto a opzionare i contenuti: “Abbiamo proceduto anno per anno. In dodici mesi facevamo varie puntate. Da queste ne ho dovuta fare una: spero di aver fatto la selezione migliore. Mixer è un albero che ha dato tanti frutti, lanciando grandi personaggi come Sveva Sagramola, Massimo Giletti e Milena Gabanelli“.
Nella conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione c’è un’altra domanda per Minoli. In particolare, è interrogato sulle polemiche che hanno investito vari giornalisti dopo aver realizzato interviste a personaggi scomodi. Il conduttore: “La stupidità, purtroppo, è divenuta vincente“. La conferenza stampa di Mixer-Vent’anni di televisione termina qui.