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Linea Blu, programma in onda alle 14:00 su Rai 1, torna con un nuovo appuntamento sabato 29 luglio. Alla conduzione, come di consueto, c’è Donatella Bianchi. Al suo fianco, in qualità di inviati, ci sono Fabio Gallo e, new entry quest’anno, Valentina Bisti. È possibile assistere alla puntata anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Linea Blu 29 luglio, la spiaggia della Pelosa
Linea Blu del 29 luglio è ambientato nelle zone nord occidentali della Sardegna. In particolare, la conduttrice parte con la narrazione da uno dei lidi più famosi dell’isola, ovvero la Pelosa.
Posta nel paese di Stintino, in provincia di Sassari, la località turistica è contraddistinta per la presenza di acqua cristallina e per la tipica sabbia bianca. Tuttavia, l’inestimabile bellezza del luogo è a rischio a causa dell’erosione costiera.
Di questo, a Linea Blu la Bianchi ne parla in compagnia degli esperti dell’Enea. Tra le cause principali dell’azione erosiva c’è il vento, che può generare una perdita di sabbia dalla spiaggia quando i granelli sono spinti a ovest, dove si depositano a una profondità di circa 15 – 30 metri. In seguito, è raccontato il lavoro che ha permesso ai subacquei di piantare centoquaranta mila talee di Posidonia.
La storia dell’Asinara
Le telecamere di Linea Blu del 29 luglio si spostano, poi, nei pressi dell’isola dell’Asinara, posta proprio di fronte alla Pelosa. Sito nel Mar di Sardegna, l’intero territorio è compreso nell’omonimo Parco Nazionale.
La storia dell’Asinara è strettamente collegata a quella della lotta contro la mafia. In particolare, nell’atollo hanno lavorato Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino, che proprio qui hanno preparato l’istruttoria del maxiprocesso contro Cosa Nostra.
La Bianchi, durante Linea Blu, si reca all’interno della Casa Rossa a Cala D’Oliva, dove hanno dimorato nell’estate del 1985 proprio Falcone e Borsellino.
Linea Blu 29 luglio, la storia di Stintino
A Linea Blu del 29 luglio sono mostrate per la prima volta le immagini del relitto del Sogliola. La nave delle operazioni speciali italiane è affondata a causa del sommergibile britannico Safari. Il relitto dell’imbarcazione è stato rinvenuto sul fondo del mare da Alessandro Masala, recordman di apnea.
Fabio Gallo, invece, ripercorre la storia che ha portato alla nascita dell’attuale borgo di Stintino. L’origine della cittadina, infatti, è da rintracciare nella scelta di decine di famiglie che, inizialmente, avevano la residenza sull’Asinara. Dopo la costruzione del lazzaretto e del carcere, però, sono stati costretti ad abbandonare l’atollo e a trasferirsi, gettando le basi per la nascita dell’attuale borgo.
Infine, durante Linea Blu del 29 luglio, Valentina Bisti realizza un percorso che la porta sino al promontorio di Capo Caccia, dove è possibile ammirare le meraviglie delle Grotte di Nettuno.