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Domenica 30 luglio, dalle 12:00 su Canale 5, è proposto un nuovo appuntamento con Melaverde. Il programma, come al solito, è condotto da Vincenzo Venuto ed Ellen Hidding. È possibile assistere alla puntata anche in diretta streaming e on demand sul sito di Mediaset Play.
Melaverde 30 luglio, i conduttori a Sorrento
A Melaverde del 30 luglio, i conduttori sono in Campania. In particolare, Venuto ed Ellen si trovano in Costiera amalfitana, tra le zone italiane più conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
Il paesaggio che caratterizza l’area è dominato dai terrazzi, che sono sia naturali che creati dall’uomo e che si affacciano direttamente sul mare. Ellen e Venuto propongono un focus su Sorrento e sui suoi limoni, che da tempo vantano la certificazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Come racconta Melaverde del 30 luglio, la costiera è spesso sferzata da un forte vento di tramontana. Per questo, sin dall’antichità, le coltivazioni dei limoni utilizzano un sistema fatto di pali di castagno. Con essi è possibile sorreggere delle coperture di canne, conosciute nella zona con il nome di paglierelle.
Il liquore di limone di Sorrento
Ma a Melaverde del 30 luglio sono raccontati i prodotti, sia dolci che salati, che sono realizzati utilizzando i limoni di Sorrento. Tra le tante bontà, i padroni di casa si concentrano sull’omonimo liquore, chiamato Limoncello e realizzato proprio con le scorze di limone. A tal proposito, le telecamere del programma entrano in una delle aziende produttrici del distillato più importante della costiera, dove sono raccontati i segreti di questo prodotto.
Melaverde 30 luglio, il Provolone del Monaco
Oltre che sui limoni, la puntata del 30 luglio di Melaverde si concentra anche sul Provolone del Monaco, altra eccellenza della penisola sorrentina. Il formaggio, che ha ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta, è semiduro, stagionato e a pasta filata. Altra peculiarità dell’alimento è che è prodotto esclusivamente con il latte crudo. Quest’ultimo è munto dalle vacche autoctone della razza Agerolese, che per un vasto periodo di tempo erano a rischio estinzione.
Melaverde del 30 luglio racconta la storia che ha portato il formaggio ad avere questo curioso nome. In passato, i casari produttori dovevano trasportare le forme di cacio a dorso di mulo verso la costa, dalla quale era possibile raggiungere i frequentati mercati di Napoli. Per ripararsi dal freddo, spesso indossavano nel lungo viaggio dei mantelli, che li facevano assomigliare a dei monaci. Infine, uno chef locale mostra alcune ricette con protagonista il Provolone del Monaco.