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Sabato 26 agosto, dalle ore 15:00 su Rai 1, è in onda un nuovo appuntamento con Passaggio a nord ovest. Il programma, come di consueto, è condotto dal divulgatore scientifico Alberto Angela. È possibile seguirlo anche in diretta streaming e on demand sul sito di Rai Play.
Passaggio a nord ovest 26 agosto, il racconto degli Asburgo
A Passaggio a nord ovest del 26 agosto le telecamere si recano in Sicilia, dove è protagonista la Villa del Casale di Piazza Armerina. Il luogo ricopre più di 3 mila metri quadrati ed è composta da ben quarantotto ambienti. Originaria dell’Antica Roma e in particolare del periodo tardo-imperiale, la villa è famosa soprattutto per la presenza di meravigliosi mosaici, che risalgono al IV secolo d.C.
Spazio al racconto degli Asburgo, famiglia austriaca tra le più importanti in Europa. La strategia utilizzata per divenire una delle dinastie più forti e influenti al mondo era chiara: costringere le donne a sottoporsi a dei matrimoni combinati con alcuni regnanti degli Stati europei. Così facendo, in breve tempo sono stati in grado ampliare i propri domini, riuscendo al tempo stesso a controllare la politica europea.
Gli scavi archeologici in Egitto
Durante Passaggio a nord ovest si va in Egitto, una delle nazioni con il maggior numero di siti archeologici e storici di tutto il mondo. Tanti i monumenti millenari presenti, tra cui le famosissime Piramidi dei Faraoni, i ben conservati templi e la Valle dei Re.
In Egitto, durante Passaggio a nord ovest del 26 agosto, è seguito il lavoro di una nota archeologa tedesca. Quest’ultima, da settimane, sta esplorando le catacombe presenti a Tuna el Gabel. All’interno di tali siti ci sono migliaia di animali imbalsamati. Essi, con ogni probabilità, sono il risultato di alcuni riti religiosi, tra gli ultimi misteri ancora di risolvere dell’Antico Egitto.
Passaggio a nord ovest 26 agosto, la città di Bhaktapur
Infine, gli spettatori di Passaggio a nord ovest del 26 agosto hanno modo di vedere le bellezze del Nepal. Nella città di Bhaktapur si svolge, ogni anno, la festa di Gai Jatra, dedicata ai defunti. In particolare, coloro che hanno perso un loro caro nell’anno precedente costruiscono un baldacchino.
Attraverso esso, come racconta Passaggio a nord ovest, portano in processione una foto del defunto e l’effige della mucca, animale sacro per gli Indù. Ad arricchire l’evento ci sono i canti e i balli tradizionali. Il rito, secondo le credenze popolari, è di buon auspicio per il viaggio verso l’aldilà.